[05/10/2012] News

Una soluzione completa per bonificare e riciclare le maree nere petrolifere?

La tecnologia "polyolefin oil-SAP, il nuovo superassorbente che permette di riciclare il greggio sversato

Due ricercatori dicono di aver sviluppato un materiale superassorbente  che permetterebbe di bonificare recuperare e riciclare i grandi sversamenti di petrolio. Xuepei Yuan e TC Mike Chung, del Department of materials science and engineering della Pennsylvania State University, nello studio "Novel Solution to Oil Spill Recovery: Using Thermodegradable Polyolefin Oil Superabsorbent Polymer (Oil-SAP)", pubblicato su Energy & Fuels dell'American Chemical Society, descrivono un materiale polimerico che sarebbe in grado di assorbire greggio per oltre 40 volte il proprio peso, trasformando gli idrocarburi sversati in un  materiale solido, assorbendo ed imprigionando il petrolio in un gel abbastanza resistente da poter essere raccolto e trasportato nelle raffinerie petrolifere per un suo ritrattamento. 

Mentre molti dei metodi attualmente utilizzati per ripulire le fuoriuscite di petrolio, come le panne e le barriere galleggianti, gli skimmer, l'abbruciamento e l'utilizzo di disperdenti, trasformano in rifiuti la maggior parte del greggio fuoriuscito da un incidente a una piattaforma offshore, ad una petroliera o per una rottura di una pipeline, lasciandosi dietro livelli significativi di inquinamento ambientale che rendono necessarie (quando vengono fatte) costosissime e prolungate bonifiche, i due scienziati statunitensi di origine asiatica dicono che la loro tecnologia "polyolefin oil-SAP"  offre una  potenziale "soluzione completa" per trattare gli sversamenti petroliferi, inoltre questo nuovo materiale non assorbe acqua, è versatile ed ha ottime performance ed è relativamente poco costoso: «Nel complesso, questa tecnologia "polyolefin oil-SAP"  dovrebbe ridurre drasticamente l'impatto ambientale delle fuoriuscite di petrolio ed aiutarci a recuperare una delle nostre più preziose risorse naturali».

Xuepei Yuan e TC Mike Chung  dicono, a ragione, che gli attuali metodi utilizzati per far fronte ad enormi perdite di petrolio come il disastro del 2010 della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, sono «Low-tech, vecchi di decenni», le panne e materiali "naturali" hanno molti svantaggi, ad esempio, possono assorbire solo circa 5 volte il loro peso e si tratta di acqua mischiata al greggio, questi materiali si trasformano in rifiuti industriali pericolosi che devono essere smaltiti in discariche speciali o inceneriti. La loro soluzione è trasformare la fuoriuscita di petrolio in un materiale polimerico morbido ma solido, abbastanza forte da essere raccolto e trasportato, formato da un gel e dal petrolio assorbito.

I ricercatori della Pennsylvania State University spiegano la complicata struttura di questo materiale "miracoloso": «La tecnologia è centrata su un reticolato di terpolimero e poliolefina ( x -OS-DVB), contenente unità di 1-ottene, stirene e divinilbenzene, che è un polimero superassorbente di olii (Oil-SAP), con alifatici e catene laterali aromatiche aventi analoghi parametri di solubilità (proprietà disoleatorie ed idrofobe), con gli idrocarburi nel petrolio greggio». 

Alcuni terpolimeri x -OS-DVB, con una morfologia adatta ed una struttura leggermente reticolata assorbono e immagazzinano rapidamente il petrolio fino a 45 volte il loro peso: «La capacità di assorbimento di petrolio (swelling) è inversamente proporzionale alla densità di reticolazione - si legge nello studio - La combinazione dell'assorbimento selettivo di greggio (senza acqua) e la forte resistenza meccanica offrono galleggiabilità, stabilità e facilità di recupero sulla superficie dell'acqua. Il petrolio recuperato che ha rigonfiato il gel, contenente più del 98% di greggio e il 2% x -OS-DVB, è adatto ai regolari processi di raffinazione del petrolio (un approccio economico, senza sprechi e non inquinante)». Inoltre le poliolefine (macromolecole ottenute per polimerizzazione di olefine; le principali sono il polietilene, il polipropilene, il poliisobutilene) sono il materiale polimerico più economico, con una capacità di produzione di grandi dimensioni: nel 2005 la produzione mondiale di poliolefine ottenute con i nuovi sistemi catalitici aveva già raggiunto i 6 milioni di tonnellate all'anno.

Una libbra di questo polimero superassorbente Oil-SAP è in grado di recuperare circa 5 galloni di greggio in un materiale che dopo può essere  riconvertito in un liquido e raffinato come normale petrolio. Il costo dell'operazione sarebbe di 15 dollari al barile, mentre il petrolio si vende intorno ai 100 dollari al barile. 

Torna all'archivio