[04/10/2012] News toscana

Cave e agri marmiferi, revisione della LR 78/98: appello di Legambiente al presidente Rossi

Egregio Presidente, è con soddisfazione che apprendiamo dell'iter consiliare (avviato dalla Regione Toscana) per rivedere la LR 78/98 sulle cave. Nel condividere la necessità di adeguare la LR 78/98 al rinnovato impianto normativo comunitario, nazionale e regionale e l'opportunità di semplificare le procedure amministrative, evidenziamo alcuni punti qualificanti della proposta di legge, con particolare riferimento agli agri marmiferi di Carrara e di Massa, di cui rammentiamo da subito la natura di beni indisponibili del patrimonio comunale. Ecco di seguito i nostri rilievi puntuali:

 

Nel chiedere la massima vigilanza affinché questi principi qualificanti della pdl non vengano vanificati o indeboliti, ciò nondimeno siamo a suggerire il recepimento, nella proposta di legge, di ulteriori indicazioni migliorative, quali:

-      l'eliminazione  della possibilità di accordi tariffari Comune - industriali (il canone di concessione e il contributo regionale devono cioè essere esplicitamente dichiarati); si eviterebbero l'attuale danno erariale e l'assurdità di tariffe percentuali più basse per i marmi più pregiati (semmai dovrebbe essere il contrario);

-      l'eliminazione della possibilità di arbitrato introdotta nel Regolamento con l'art. 10 ter; per comprenderne l'assurdità basta paragonare la concessione di cava all'affitto di un appartamento: quale proprietario è così stupido da introdurre contrattualmente (e di propria iniziativa) il principio che, se l'inquilino ritiene troppo alto il canone d'affitto, si ricorre ad un arbitro per stabilirne l'entità?

-      l'eliminazione della rendita parassitaria, rendendo effettiva la conduzione diretta delle cave da parte dei concessionari; a tal fine dovrebbe essere vietata la possibilità di scappatoie quali quelle previste dall'art. 15 del Regolamento degli agri marmiferi (cit. "socio esperto", etc.);

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