[03/10/2012] News toscana

Renato Massa, insoliti racconti di un insolito naturalista

Il 26 ottobre al Museo di Storia Naturale di Firenze verranno presentati i primi tre volumi (o meglio i primi tre e-book) dei "Racconti del naturalista", una serie di diari di lavoro, di viaggi e molto altro, scritti da Renato Massa, che vogliono illustrare le opportunità, le gioie, i fallimenti, gli errori di un naturalista nel corso di una vita di lavoro e di amore per la natura.

Massa ha cominciato da tre titoli: Terra di gongili; Padania e Mediterraneo, ma la sua piccola e singolare enciclopedia del naturalista proseguirà con atri 7 e-book: Airone; Rose e Spine; Colori di piume; La città dei pappagalli; Il padre dei Rospi; Il giardino degli uccelli; Linguaggi alieni.

Molti naturalisti di molti diversi periodi storici ci hanno lasciato, tra le loro varie opere, anche una autobiografia, legata alla storia naturale dei luoghi in cui hanno vissuto o che hanno visitato in qualità di  viaggiatori. Certo, le opere che in generale consideriamo più interessanti sono quelle dei grandi protagonisti delle scienze naturali, come i racconti di Charles Darwin che, oltre alla vera e propria autobiografia, comprendono il bellissimo "Diario di un naturalista intorno al mondo" - nella sua semplicità stilistica la sua opera forse più romantica - l'opera autobiografica "Naturalist" del grande Edward Wilson nelle quali ci viene raccontato anche l'antagonismo nei suoi confronti del padre della doppia elica del Dna, James Watson, e infine, tra gli italiani, Alessandro Ghigi che, tra l'altro, fu anche ministro e ideò personalmente e istituì il corso di laurea in scienze naturali.

Renato Massa che ha insegnato zoologia, etologia e conservazione della natura a Milano e che ora vive in Toscana, dove collabora con Legambiente Valdinievole, non ha certo l'intenzione di misurarsi con questi giganti ma più semplicemente di illustrare il percorso culturale insolito di un noto scienziato italiano che, partendo dalla chimica e concludendo la sua carriera nella conservazione della natura, ha lavorato nella ricerca intensamente ma anche con interessi molto vari, dagli ormoni fino alla conservazione delle foreste, tanto da farsi sotterraneamente criticare come uno che "si disperde in mille rivoli", a volte entrò anche in conflitto con alcuni personaggi ufficiali dell'ornitologia e della conservazione pagando anche per questo un prezzo non trascurabile.

Però Renato Massa, nei quattro decenni in cui operò ufficialmente, è stato quello zoologo libero, appassionato che emerge in questi primi e-book, un ricercatore dai multiformi interessi, e impegnato non solo nell'insegnamento e nella ricerca pura e applicata, ma anche nella divulgazione, nella collaborazione con le amministrazioni pubbliche in tema di conservazione e di caccia, di allevamento e detenzione di animali selvatici, un viaggiatore attento che non mancava mai di cogliere l'occasione di un congresso in un luogo diverso da casa sua (vicino o lontano che fosse) per visitare nuove aree di interesse naturalistico, per osservare e fotografare con grande attenzione la situazione presente e le prospettive future, in definitiva un uomo che pensa, agisce, scrive senza mai stancarsi, che viaggia sempre guardandosi intorno, che si schiera senza dubbi di sorta, che si batte e vive fino in fondo la sua personale battaglia per un mondo in cui la natura dovrebbe essere valutata e amata molto di più.

Massa è stato ed è ancora un naturalista nel senso più pieno e completo in grado di trasmettere un forte messaggio sulle gioie e i dolori che ci si può attendere scegliendo la sua stessa strada, come dice lui «Una professione che oggi è più necessaria che mai e, al tempo stesso, più ignorata che mai dalle nuove generazioni che si mettono in coda per ore di certo non per visitare una zona protetta ma magari per acquistare un iPhone 5».

L'interesse di questi agili libri sta proprio nel raccontare e trasmettere con forza la vita e le esperienze di uno zoologo poliedrico che rievoca molti diversi aspetti, piacevoli o meno, entusiasmanti o anche molto imbarazzanti, talvolta confessandosi e anche pentendosi con la totale sincerità di un protagonista che ha sempre cantato fuori dal coro e che ha anche distribuito a piene mani tutto ciò che nel corso del suo cammino è riuscito, bene o male, a raccogliere.

 

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