[27/09/2012] News

Wwf consegna a Clini roadmap energetica al 2050, il ministro: «Bene, ma se č legata alla competitivitą»

Il Wwf Italia ha presentato al ministro dell'Ambiente Corrado Clini il rapporto "Obiettivo 2050 - per una roadmap energetica al 2050" realizzato da Ref-e, (Economics engineering energy environment) in cui si chiede che l'Italia avvia subiti un percorso per ridurre le emissioni come richiesto dall'Europa. Nello scenario energetico descritto nello studio, l'Italia dovrebbe ridurre del 40% i consumi ed aumentare fino al 43% la quota elettrica puntando al 100% di rinnovabili nell'elettrico, cioè 8 Twh (Terawatt) in più ogni anno, con 7-9 miliardi di euro all'anno di investimenti (pari allo 0,5% del Pil) e una riduzione delle emissioni di CO2 del 97% rispetto al 1990. Il mix è quello noto: più rinnovabili, più efficienza, più mobilità a basso impatto, case green, ma tra gli strumenti proposti dal Wwf anche una "fiscalità taglia-emissioni" che regoli, per esempio, l'Imu sulla base della classe energetica della casa, il bollo dell'auto sulle emissioni inquinanti anziché sui kW del veicolo e che sostituisca l'Iva sui prodotti con l'Imposta di carbonio emesso (Ice), ovvero la tassa sul loro contenuto di CO2 nelle varie fasi di processo. «Il nostro Paese- ha dichiarato Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia- non può continuare a vivere alla giornata e sull'emergenza continua. Bisogna rilanciare il ruolo della politica e del governo per la definizione di obiettivi ambientali e di sicurezza energetica». Per questo l'associazione ambientalista consegnerà lo studio anche al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera «per offrire al governo, anche in occasione della nuova Strategia energetica nazionale, una visione di lungo termine che permetta all'Italia di salvaguardare sia le politiche sui cambiamenti climatici e quelle legate al mondo del lavoro» Tra l'altro ha sottolineato Mariagrazia Midulla, responsabile clima del Wwf Italia «la Roadmap 2050 è anche una risposta all'uscita dalla crisi».

Il quadro tracciato dal Wwf nel rapporto, è stato condiviso dal ministro dell'Ambiente che però ha ricordato la necessità di tener conto della variabile legata alla competitività e che la decarbonizzazione è strettamente connessa alla crescita economica. «Per raggiungere gli obiettivi descritti dal rapporto del Wwf- ha detto Clini- bisogna per esempio operare un cambio nel sistema dei trasporti e tener conto che attualmente abbiamo un eccesso di elettricità che non diventa produttiva, anzi ci pesa perché ha un costo. Inoltre servono investimenti ''strategici'' in infrastrutture per il nostro Paese, senza pensare più agli incentivi, come per esempio mettere mano al sistema di distribuzione e alla rete». In chiave di strategia industriale sostenibile da rilevare la "parentesi" dedicata dal ministro al caso Fiat con una lieve tirata d'orecchie  all'azienda di Torino.

Infatti Clini arrivato nella sede romana del Wwf a bordo di un'auto elettrica francese, ha dichiarato: «Mi sarebbe piaciuto esser venuto su una Fiat. Sto cercando di inserire in questa discussione un ripensamento del modello del prodotto. Con la Fiat la discussione dovrebbe essere "qual è il "core business" dei prossimi 10 anni?" e invece su questo la discussione è ancora un po' vaga. Tanto che ha rifiutato una join venture con un'azienda cinese per produrre auto elettriche. Per capire basti pensare che in Cina nel 2015 ci saranno un milione di auto elettriche. Noi, invece, stiamo migliorando le competenze, sia sui componenti che sugli accessori, ma non abbiamo l'auto. Il mercato più che auto nuove si può prevedere richieda auto diverse» ha concluso Clini.

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