[26/09/2012] News toscana

L’Autorità idrica toscana? Sta lentamente prendendo forma

Passi avanti per quanto riguarda la nuova Ait (Autorità idrica toscana). In Consiglio regionale c'è stato il via libera (unica astensione del gruppo Udc) alla delibera sugli indirizzi con la riassegnazione delle competenze esercitate dalle soppresse Ato (Autorità di ambito territoriale ottimale). Ad illustrare il procedimento è stato il presidente della commissione Territorio e ambiente, Vincenzo Ceccarelli (Pd), che ha sottolineato la profonda riorganizzazione delle strutture organizzative delle ex autorità di ambito, già confluite nel nuovo soggetto giuridico, aggiungendo che in questo modo potrà essere garantito il rispetto degli obiettivi che la nuova normativa si pone.

L'unificazione in Ait, seppure con la permanenza delle strutture periferiche e l'esigenza di salvaguardare le peculiarità territoriali, impone di operare una razionalizzazione della struttura organizzativa attraverso la creazione di uffici comuni e il potenziamento o la creazione di uffici dedicati alle nuove funzioni attribuite dalla normativa regionale o derivanti dal nuovo quadro nazionale. Al contempo il mantenimento del rapporto dell'Ait con le realtà locali, attraverso un'organizzazione della stessa dotata di una struttura centrale di livello regionale, ma anche articolata in strutture periferiche, appare di fondamentale importanza nel conseguimento degli obiettivi strategici sopra indicati e del migliore rapporto con gli utenti.

Le motivazioni dell'astensione dell'Udc sono state portate da Giuseppe Del Carlo, secondo cui il passaggio da sei Ato a una sola Ait, dal momento che sul territorio permane il decentramento, non modifica l'assetto fino ad oggi esistente. Probabilmente l'impalcatura della struttura è un po' farraginosa, come del resto manca un chiaro riferimento ai bacini idrografici, il contesto territoriale in cui si governa la risorsa idrica. Ma il tempo delle osservazioni è terminato ed ora l'Ait deve incominciare a lavorare e dare risposte, nel merito delle proprie competenze, ai cittadini che si sono chiaramente pronunciati con il referendum dello scorso anno. 

 

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