[26/09/2012] News

Rifiuti radioattivi della centrale nucleare di Caorso: ok dall’Ue per il piano di smaltimento

L'Ue è favorevole all''attuazione del piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dalla disattivazione della centrale nucleare di Caorso )Piacenza). Perché il piano non è tale da comportare  - né in normali condizioni operative, né in caso di incidente del tipo e dell'entità previsti - una contaminazione radioattiva significativa sotto il profilo sanitario, delle acque, del suolo o dell'aria di un altro Stato membro.

Il 4 aprile 2012 la Commissione europea ha ricevuto dal governo italiano i dati generali del progetto relativo allo smaltimento di rifiuti radioattivi provenienti dalla centrale nucleare di Caorso (Nella foto). E sulla base di tali dati e di ulteriori informazioni richieste dalla Commissione e fornite dalle autorità italiane e dopo aver consultato il gruppo di esperti la Commissione ha formulato il proprio parere positivo. Un parere dal quale risulta che in condizioni normali di disattivazione gli scarichi di effluenti radioattivi liquidi e gassosi non comportano un'esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro. Risulta anche che in caso di scarichi imprevisti di effluenti radioattivi (a seguito di un incidente del tipo e dell'entità previsti nei dati generali) le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero significative sotto il profilo sanitario. Ci si riferisce soprattutto agli Stati vicini alla centrale ossia la Francia (la distanza tra il sito della centrale di Caorso e il confine è di circa 200 km) e la Slovenia (dove la distanza è di 300 km)

I rifiuti radioattivi solidi saranno depositati in loco, in attesa della disponibilità del deposito nazionale. E i rifiuti solidi e i materiali residui non radioattivi che soddisfano i livelli di separazione saranno dispensati dal controllo regolamentare e destinati allo smaltimento come rifiuti convenzionali o al reimpiego o riciclo, nel rispetto dei criteri enunciati nella direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza (direttiva 96/29/Euratom).

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