[25/09/2012] News toscana

Valdera, Valdarno, Area pisana: un protocollo per mitigare il rischio idraulico

Con l'obiettivo della riduzione del rischio idraulico in Valdera, Valdarno e Area pisana è stato sottoscritto oggi un protocollo d'intesa tra provincia di Pisa, Unione Valdera, Ufficio fiumi e fossi e Consorzio bonifica Valdera. Un primo step dell'intesa è rappresentato da una mappatura del rischio esondazioni nei territori suddetti.

 «Conoscere per farsi trovare preparati: quantomeno per cercare di esserlo il più possibile, parlando di situazioni nelle quali va considerata sempre l'incidenza del fattore naturale. Questo lo spirito dell'iniziativa che abbiamo avviato», hanno dichiarato i rappresentanti degli enti firmatari.

Il percorso progettuale nella sua fase operativa prevede quattro fasi. Primo, il miglioramento della cognizione circa le dinamiche di formazione delle piene fluviali e la localizzazione dei punti di maggior criticità mediante l'ordinamento degli studi già esistenti e la conduzione di nuovi approfondimenti. Secondo, la realizzazione di un censimento della rete idrica minore. Terzo, la progettazione di un sistema di monitoraggio dei corsi d'acqua con il potenziamento della dotazione di aste idrometriche e di altri strumenti di misura. Quarto, la messa a punto di procedure di protezione civile coordinate tra i quattro soggetti promotori e le associazioni di volontariato, da coinvolgere non solo nelle azioni anticrisi, ma nelle stesse attività di monitoraggio e in quelle di informazione e sensibilizzazione dei cittadini.

Per raggiungere questi obiettivi Provincia, Unione dei comuni e Consorzi di bonifica mettono in campo il proprio personale e le proprie competenze interne, a partire dai tecnici che andranno a comporre il tavolo operativo al quale sarà affidato l'incarico di tradurre in pratica i compiti fissati dall'accordo. La prima riunione sarà fissata entro due mesi. Per quanto riguarda le risorse economiche,  i quattro enti si muoveranno attraverso i canali di reperimento disponibili, guardando anzitutto in direzione della Regione Toscana e delle Autorità di Bacino ed impegnandosi a intervenire direttamente con quote di compartecipazione.

 

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