[24/09/2012] News toscana

Qualità dell’aria a Follonica, Arpat indaga per un anno: Casone di Scarlino non preoccupa

«Tutti gli inquinanti indagati hanno evidenziato indicatori che rispettano ampiamente le soglie previste dalla normativa»

Secondo i dati dell'Agenzia regionale per l'ambiente la qualità dell'aria a Follonica non presenta situazioni da destare preoccupazione, quindi risultano limitate le ricadute ambientali (almeno su questa matrice) dal comparto industriale del Casone di Scarlino. Il report già consegnato da Arpat ai comuni di Follonica e Scarlino, alla provincia e alla Asl, contiene dati relativi alla stazione di rilevamento posizionata in loc. Salciaina, e al periodo di monitoraggio maggio 2011-agosto 2012.

«Tutti gli inquinanti indagati hanno evidenziato indicatori che rispettano ampiamente le soglie previste dalla normativa - hanno dichiarato da Arpat - Da sottolineare che, per la prima volta a Follonica, sono disponibili dati sulla qualità dell'aria rilevati per oltre un anno di misure in continuo, 24 ore al giorno. I risultati ottenuti, sono quindi idonei per essere confrontati con i limiti di legge». La principale direttrice dei venti e delle brezze da Nord Est - Est Nord Est è stata, durante il periodo di monitoraggio, confermata da 3 centraline meteo presenti nella zona oggetto delle misurazioni (Consorzio Lamma, Scarlino Energia e Huntsman Tioxide) tengono a precisare da Arpat, visto che in passato questo dato è stato oggetto di discussione.

Per quanto riguarda gli inquinanti  il biossido di zolfo (SO2), pur avendo valori al di sotto dei limiti normativi, si presenta come il parametro di maggiore interesse e criticità dato che  in corrispondenza di specifiche condizioni meteo, presenta alcuni episodi su base oraria significativi.

Arpat terminato il monitoraggio in loc. Salciaina, ha proposto di continuare le misure presso un'altra postazione: «È stata individuata e proposta la zona del Cassarello, in via Madre Teresa di Calcutta (postazione attiva dal 10 settembre). Sulla base delle informazioni ottenute nelle campagne di misura degli anni precedenti, e sulla base dei modelli diffusionali, la zona del Cassarello risulta, dopo Salciaina, quella più interessata dalla ricadute delle emissioni industriali» hanno concluso dall'Agenzia.

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