[19/09/2012] News

Parlamento Ue: licenze per le trivellazioni petrolifere solo se le compagnie possono risarcire le maree nere

A rischio le concessioni offshore italiane alle piccole multinazionali?

Oggi il Parlamento europeo ha fatto fare un altro passo avanti, che potremmo definire preventivo, al principio "chi inquina paga": la Commissione ambiente ha approvato  con 55 voti a favore e 10 contrari e  una mozione che dice che «Le compagnie petrolifere devono essere ritenute responsabili dei costi e di tutti gli eventuali danni ambientali ed avere i mezzi per pagarli, altrimenti non potranno ricevere le licenze  per trivellare nelle acque europee».

Il votio, che riguardava il progetto di legge sulla sicurezza delle attività petrolifere e gasiere offshore, mette in grosse difficoltà il governo italiano che si appresta a dare concessioni a piccole compagnie che, come hanno detto e dimostrato, cifre alla mano, ambientalisti e comitati locali, non sarebbero in grado tecnicamente e finanziariamente di far fronte ad una marea nera, soprattutto una in acque profonde come quella che nel Golfo del Messico ha messo in enormi difficoltà un ricchissimo  gigante come la Bp.

Il relatore, il socialdemocratico lituano, Justas Paleckis, ha rimarcato che «La legislazione dovrà esigere più chiaramente dagli sfruttatori che mettano in campo le garanzie finanziarie necessarie per coprire i costi legati al disinquinamento ed all'indennizzo in caso di grandi incidenti. Questa decisione è conforme ad un principio chiave della legislazione dell'Unione in materia di ambiente e cioè "chi inquina paga"».

La nuova direttiva Ue fisserà le norme minime per la sicurezza petrolifera e gasiera offshore, regolamentando le licenze, i piani di emergenza e lo smantellamento delle piattaforme. Gli operatori saranno costretti a ridurre al minimo possibile i rischi di grandi incidenti.

Gli eurodeputati hanno inasprito il progetto delle disposizione sulle responsabilità e una nota della Commissione ambiente spiega che «Le autorità degli Stati membri dovranno unicamente concedere licenze per l'esplorazione e lo sfruttamento di petrolio e di gas i mare alle compagnie che hanno una "garanzia finanziaria appropriata" che permetta loro di pagare una bonifica totale o di versare delle indennità nel caso le loro attività comportino alcune conseguenze, in particolare dei danni ambientali. Durante la concessione della licenza, le autorità dovranno tener conto  preliminarmente del coinvolgimento delle compagnie in incidenti a livello internazionale, così come della trasparenza e dell'efficacia delle loro reazioni».


I deputati europei dicono che «L'European maritime safety agency (Emsa) dovrà avere un ruolo accresciuto, dei poteri di supervisione per le ispezioni, così come delle capacità per  dare dei consigli tecnici e scientifici agli Stati membri aiutarli in caso di marea nera».

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