[11/09/2012] News

Via libera alla nuova direttiva Ue sull’efficienza energetica

Il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva che prevede nuove misure obbligatorie per risparmiare energia

Oggi il Parlamento europeo ha approvato la nuova direttiva sull'efficienza energetica che prevede nuove misure obbligatorie per risparmiare energia, come gli  interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le imprese pubbliche e audit energetici per tutte le grandi imprese. Un taglio del 20% nel consumo di energia nell'Ue potrebbe far risparmiare 50 miliardi di euro l'anno. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'UE, dopodiché gli Stati membri avranno 18 mesi per trasporla negli ordinamenti nazionali. Il testo è stato approvato con 632 voti favorevoli, 25 contrari e 19 astensioni.

Il relatore, il verde lussemburghese Claude Turmes, ha sottolineato che «questa essenziale legislazione non è solo fondamentale per il conseguimento della nostra sicurezza energetica e degli obiettivi climatici, ma darà anche una forte spinta all'economia e creerà posti di lavoro. Si ridurrà il notevole e crescente costo della nostra dipendenza dalle importazioni di energia,  488 miliardi di euro nel 2011 pari al 3,9% del Pil,  che è particolarmente forte nei paesi colpiti dalla crisi»

La direttiva sull'efficienza energetica impone agli Stati membri di rinnovare annualmente il 3% delle pavimentazioni di tutti gli edifici utilizzati dal governo nazionale. Una  norma che si applica agli edifici con una superficie calpestabile di più di 500 m2 e, dal luglio 2015, a quelli con più di 250 m2. Gli Stati membri potranno impiegare misure alternative per garantire risparmi equivalenti.

Le imprese energetiche di pubblica utilità comprese nella nuova legislazione, «saranno tenute a rispettare, nel periodo 2014-2020, un obiettivo annuale di risparmio energetico equivalente almeno all'1,5% del totale dell'energia venduta ai consumatori finali, sulla base della media dei consumi dei 3 anni precedenti all'entrata in vigore della direttiva - si legge in una nota del Parlamento europeo - La vendita di energia per i trasporti può essere esclusa dal calcolo, cosi com'è possibile l'impiego di misure di risparmio alternative, a parità di risultati».

Ogni 4 anni, tutte le grandi imprese saranno obbligate a sottoporsi ad audit energetici svolti in maniera indipendente da esperti accreditati. Gli audit dovranno iniziare al massimo 3 anni dopo l'entrata in vigore della normativa. Le piccole e medie imprese sono esentate da questo obbligo.

La direttiva introduce anche «disposizioni speciali per la creazione di strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica. Gli Stati membri dovranno facilitare la creazione di queste strutture o l'utilizzo di quelle esistenti».

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