[11/09/2012] News

Ue: combustibili pił puliti per i mari europei

Il Parlamento europeo ha approvato oggi, con 606 voti favorevoli, 55 contrari e 13 astensioni, una nuova legislazione, concordata con gli Stati membri,

Il Parlamento europeo ha approvato oggi, con 606 voti favorevoli, 55 contrari e 13 astensioni, una nuova legislazione, concordata con gli Stati membri, che richiede, entro il 2020, nuovi limiti generali più severi per il tenore di zolfo nei combustibili delle imbarcazioni che «hanno l'obiettivo di migliorare la qualità dell'aria nelle coste europee e ridurre le circa 50.000 morti premature annuali causate dall'inquinamento atmosferico delle navi».

La relatrice, la verde finlandese Satu Hassi , ha spiegato che «i combustibili per le imbarcazioni altamente inquinanti hanno un grave impatto sull'ambiente: questa è anche la riforma sanitaria più importante di questo mandato parlamentare. Con l'inquinamento atmosferico delle navi che dovrebbe superare le emissioni terrestri entro il 2020, urge intervenire con azioni correttive».

L'Europarlamento in una nota sottolinea che «le nuove regole riallineeranno la legislazione europea ai limiti stabiliti dall'Organizzazione marittima internazionale. Il tenore massimo di zolfo generale per i mari europei scenderà dal 3,5% allo 0,5% entro il 2020, grazie all'insistenza dei deputati sulla soppressione di disposizioni che avrebbero consentito di ritardare la scadenza di cinque anni.  Il carburante utilizzato nel Mar Baltico, nel Mare del Nord e nel canale della Manica - zone di controllo delle emissioni di zolfo in Europa (Seca, Sulphur Emission Control Areas) - dovrà soddisfare il nuovo standard internazionale dello 0,1% entro il 2015 (contro l'attuale 1%). I limiti possono essere soddisfatti utilizzando carburanti più puliti o tecnologie, come ad esempio i depuratori dei fumi, in grado di fornire un risultato equivalente. Nell'ambito della revisione della legislazione sulla qualità dell'aria, la normativa chiede alla Commissione di prendere in considerazione i limiti Seca più rigorosi per tutte le acque territoriali comunitarie, per esempio entro le 12 miglia nautiche dalla costa».

Oltre ai vantaggi in termini di ambiente e di salute, ci sarà un forte risparmio nelle spese sanitarie nazionali ben superiore ai costi sostenuti per la riduzione delle emissioni delle navi. La Commissione europea ritiene infatti che grazie a questa norma il valore dei benefici sarà pari a un importo compreso fra gli 8 e i 16 miliardi di euro mentre i costi da sostenere saranno compresi tra gli 0,6 e i 3,7 miliardi di euro.

L'europarlamentare Andrea Zanoni, dell'Italia dei Valori, ha detto che «quello di oggi è un giorno davvero importante per la salute dei cittadini d'Europa. Si tratta sicuramente di una delle più importanti e positive riforme dell'intera legislatura se si pensa al concreto e benefico impatto che avrà sulla qualità di vita di tutti noi. Certo, si poteva fare di più. Il Parlamento aveva chiesto di estendere a tutto il territorio europeo i limiti dei virtuosi paesi del Nord visto che la cosa è tecnicamente fattibile - attacca Zanoni - Però i rappresentanti dei governi e la forte lobby degli armatori hanno cercato in tutti i modi di annacquare la proposta e posticipare al massimo ogni cambiamento minacciando, come sempre, costi proibitivi e disastrose conseguenze per il settore».

Zanoni ricorda la situazione di Venezia e di altre aree protette minacciate dalla navigazione ravvicinata alla costa delle grandi navi da crociera: «Purtroppo il decreto interministeriale presentato dai ministri Corrado Clini e Corrado Passera nei mesi scorsi rinvia il divieto del transito delle "grandi navi" a quando saranno trovate delle rotte alternative, cosa che in Italia può finire alle calende greche. Con il voto di oggi abbiamo contribuito a limitare l'impatto ambientale e salutistico delle migliaia di navi che navigano nei nostri mari. Adesso ci vuole la volontà politica di fare rispettare queste norme. Penso alla mia bellissima e maltrattata Venezia, dove gli abitanti e inestimabili opere storico artistiche sono costantemente avvelenate dal fumo delle ciminiere delle grandi navi».

Torna all'archivio