[11/09/2012] News toscana

I tagli, pessima cura per i parchi come per i beni culturali e il suolo

Avevamo già registrato la sorprendente decisione di tagliare l'acquisto di un Canadair mentre parchi e boschi andavano in fumo in tutta Italia. Ora l'Associazione nazionale personale aree protette 394 ci informa che in base al Decreto legge del luglio scorso avremo una riduzione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale non inferiore al 10% della spesa complessiva relativa ai posti in organico di tale personale.

Al momento siamo al 35% di taglio di queste spese e si sta marciando verso il 45%. In sostanza si perdono posti di lavoro di ruolo, con messa in disponibilità per 2 anni e uno stipendio all'80%.

E se ci spostiamo dal ministero dell'Ambiente a quello dei Beni culturali Salvatore Settis su Il Sole 24 Ore di Domenica 9 settembre ci informa che sono stati aboliti otto comitati, ciascuno di quattro membri con una risparmio nientepopodimenoché di 10.000 euro! E chi se ne frega se a fronte di un simile risparmio il ministero non potrà più avvalersi del loro contributo per gli acquisti, mostre etc. Settis molto opportunamente ha riportato un estratto di un suo  discorso del 2007 fatto in presenza di Giorgio Napolitano come presidente del Consiglio superiore in cui appunto si evidenziavano i ritardi e rischi delle nostre politiche in difesa del paesaggio e per ridurre il consumo di territorio. A quegli allarmi si risponde penalizzando ulteriormente l'operato del ministero.

Ma sempre di questi giorni è anche il dato fornito dal ministro Barca, impegnato a far recuperare alle nostre regioni una maggiore capacità di utilizzazione delle risorse comunitarie, a confermare come per l'ambiente le cose vadano sempre peggio. Il ministro conferma infatti  che si registrano (per fortuna) dei progressi complessivi nella capacità di spesa delle regioni, ma tra le spese che restano a livelli assolutamente inadeguati troviamo  le ancora una volta le ‘frane'. Così il cerchio si chiude; parchi, beni culturali e suolo anziché registrare miglioramenti perdono ulteriori colpi anche con il governo tecnico.

Chissà se i Paolucci e gli Ernesto Galli della Loggia che si affannano a ricondurre la responsabilità di questa situazione  al ‘federalismo' del titolo V della Costituzione che avrebbe affidato tutto a sindaci e soci vogliono farci un pensierino. Eppure lo Stato ha riaccentrato non poche funzioni e competenze regionali e locali per gestirsele con le forbici.

Tornano come si vede e con  drammaticità le grandi questioni ambientali di cui ci occuperemo il 21 e 22 settembre nell'incontro in San Rossore a Pisa il 21 e 22 settembre promosso dal Gruppo di San Rossore, dal Parco di Migliarino, San Rossore Massaiuccoli e Legautonomie.

*Gruppo San Rossore

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