[06/09/2012] News

L’incidente di Fessenheim: nuova prova che il nucleare francese è obsoleto e deve essere fermato

200 milioni di euro per tenere in vita una centrale nucleare che dovrà essere chiusa entro il 2017?

Ieri alle 15,00, durante lavori di manutenzione, nella centrale nucleare francese di Fessenheim, al confine con la Francia, c'è stato l'ennesimo incidente con emissione di vapore e fumo ed ancora una volta l'Edf, che gestisce il più vecchio impianto del nucleare civile francese,  cerca di minimizzare: «I personale ha evacuato l'edificio interessato dall'episodio. Le nove persone presenti nei locali durante l'incidente sono state esaminate e non presentano alcuna ferita». Ai media che avevano parlato subito di un incendio e poi di «emissione di vapore di origine chimica», ha risposto un portavoce di Edf ammettendo che in realtà due persone sono state «leggermente ustionate attraverso i loro guanti».

Réseau sortir du nucléaire non è molto convinto delle rassicurazioni di Edf e parla di «grave problema alla centrale di Fessenheim: nuova prova di una sicurezza degradata, la centrale deve essere chiusa urgentemente». La rete francese delle organizzazioni antinucleari spiega: «le informazioni di cui disponiamo, in parte contraddittorie, non permettono ancora di prevedere l'impatto dei danni. Ma già ora questo problema è il sintomo di una sicurezza degradata. Questo incidente chimico mette in gioco delle sostanze conosciute per la loro tossicità, che Edf avrebbe normalmente dovuto saper manipolare correttamente. Essendo l'incidente avvenuto durante la manutenzione dei reattori, possiamo vederci una nuova prova del degrado delle condizioni di lavoro degli operai, in particolare di quelli in subappalto?»

La central di Fessenheim ha ampiamente superato i 30 anni di attività ed è conosciuta come un ferrovecchio nucleare ed i suoi problemi di sicurezza, denunciati sia in Francia che in Germania, sono noti: radiatori insufficienti, pericoli relativi al Grand canal d'Alsace, piscine di  combustibile nucleari vulnerabili alla caduta di un aereo... L'ultimo episodio grave era stato un principio di incendio lo scorso 25 aprile.

Secondo Réseau sortir du nucléaire «investire milioni di euro in lavori colossali, e che in ogni caso resteranno insufficienti, non ha alcun senso. Fessenheim mette in pericolo I lavoratori e tutta una regione, compresi i nostri vicini tedeschi e svizzeri, che hanno deciso di affrancarsi dalla minaccia nucleare. Noi ci rifiutiamo di pensare che questo avvenimento sia il segno annunciatore di una catastrofe più grossa che metterebbe la Francia e l'Europa di fronte al fatto compiuto. Non è tra 5 anni che bisogna chiudere Fessenheim ma immediatamente!

Anche Greenpeace France parla di informazioni contraddittorie e poco chiare sull'ultimo incidente a Fessenheim: i siti di Edf  e dell' Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire (Irsn) non sono stati aggiornati. Nonostante il ministero dell'ambiente abbia comunicato abbastanza rapidamente l'incidente, solo alle 19,55 l'Autorité de sûreté nucléaire (Asn), ha emesso un comunicato che ricalcava in maniera imbarazzante quello di Edf. «Ma si tratta della sicurezza dei lavoratori della centrale e di chi vive nei dintorni - dice Greenpaece  France - In caso di incidenti in un impianto nucleare, anche se giudicati minori, Edf e le autorità di sicurezza nucleare devono assolutamente fornire risposte precise e trasparenti, diffuse in tempo reale. Perché l'obiettivo non è quello di comunicare per rassicurare, ma quello di informare, al fine che i cittadini possano farsi un'idea precisa della situazione».

Gli ambientalisti ricordano che l'incidente è avvenuto  lo stesso giorno dell'incontro dei rappresentanti delle associazioni antinucleari alsaziane con il ministero dell'ecologia, dello sviluppo sostenibile e dell'energia  che aveva l'obiettivo di concordare un calendario preciso per la chiusura della centrale di  Fessenheim, promessa dal presidente francese François Hollande nella campagna elettorale che ha portato alla sua elezione.

Eppure si sta parlando di lavori di adeguamento della centrale per 200 milioni di euro (anche se Edf dice che ce ne vorranno "solo" 20 milioni) per mettere in sicurezza Fessenheim  e durante la sua audizione a luglio alla Commissione affai ecnomici dell'Assemblée nationale,  il direttore enerale dell'Irsn, Jacques Repussard, ha spiegato che «Se avvenisse un inquinamento del Reno in seguito ad un incidente a  Fessenheim, dovremmo parlare senz'altro di una catastrofe con conseguenze umane. Per il Paese il costo sarebbe gigantesco».

Greenpeace France conclude: «La questione fondamentale che si pone riguardo a questi elementi è la seguente: continueremo a cercare di mantenere in vita una centrale manifestamente pericolosa spendendo centinaia di milioni di euro o alla fine ci decideremo a chiudere Fessenheim ? A dieci giorni dall'apertura della Conferenza ambientale, questo incidente ci dimostra, se fosse necessario, l'urgenza di impegnare la Francia in una transizione energetica».

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