[05/09/2012] News

Ma Obama ribadisce gli impegni sul cambiamento climatico: «Minacce reali, urgenti e gravi»

No alle trivellazioni di petrolio e gas nelle public lands

"Moving America Forward - 2012 Democratic National Platform", il programma elettorale del Partito democratico Usa e del Presidente Barack Obama ribadisce il sostegno ai colloqui internazionali dell'Onu per il cambiamento climatico. Il Piano presentato alla Convention democratica delinea la posizione del partito su una serie di questioni in vista delle elezioni di novembre, assegnando un discreto spazio alle preoccupazioni per i cambiamenti climatici.

Nel documento si legge che «Il presidente e il Partito Democratico hanno costantemente lavorato per costruire un quadro internazionale per combattere il cambiamento climatico. Cercheremo di attuare gli accordi e costruire sui progressi compiuti durante i colloqui sul clima di Copenaghen, Cancun e Durban, di lavorando per garantire una risposta alla politica del cambiamento climatico che richiede un'azione decisiva da parte di tutte le nazioni».

La Platform 2012 afferma inoltre l'importanza che vengano garantiti l'impegno e l'azione da parte delle economie emergenti, come Cina, India e Brasile, che rappresentano una nuova minaccia per la competitività Usa: «Il nostro obiettivo è quello di un effettivo sforzo internazionale in cui tutte le maggiori  economie si impegnano a ridurre le loro emissioni, le nazioni rispettano i loro impegni in modo trasparente e i finanziamenti necessari vengono mobilitati in modo che i Paesi in via di sviluppo possano mitigare gli effetti del cambiamento climatico ed investire tecnologie energetiche pulite. Ecco perché l'amministrazione Obama ha assunto un ruolo di leadership nei negoziati sul clima in corso, lavorando per garantire che le altre grandi economie come la Cina e l'India si impegnino ad adottare azioni significative».

Una rappresentazione forse un po' edulcorata della realtà, infatti, mentre i democratici pubblicavano il loro programma gli Usa, ai climate change talks che terminano oggi a Bangkok venivano accusati di voler tornar indietro dagli impegni presi alla Cop 17 Unfccc di Durban proprio per aver chiesto che un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni di gas serra dovrebbe consentire una maggiore flessibilità e dinamicità, che tradotto vuol dire che ognuno fa degli impegni presi quel che gli pare, secondo le sue esigenze e soprattutto convenienze economiche..

Certo, il documento democratico è sideralmente lontano da quello del candidato repubblicano Mitt Romney che nel suo discorso di investitura non ha mai menzionato il cambiamento climatico e che ha deriso l'impegno dei Obama per mitigare il global warming e l'innalzamento del livello degli oceani. Il programma repubblicano prevede di rendere gli Usa energicamente indipendenti entro il 2020 dando il via libera in modo indiscriminato alle perforazioni petrolifere off-shore ed al fracking del gas di scisti, anche nelle aree protette, con massicce dosi di carbone e nucleare.

Anche se "Moving America Forward" non è così impegnato in campo ambientale come il programma elettorale democratico del 2008, la Platform 2012 si riferisce alle minacce del cambiamento climatico come «Reali, urgenti e gravi».

I democratici scrivono nel loro programma: «Sappiamo che il cambiamento climatico globale è una delle più grandi minacce per questa generazione, una catastrofe in divenire per la sicurezza economica, ambientale e nazionale. Noi affermiamo la scienza del cambiamento climatico, ci impegnano a ridurre in modo significativo l'inquinamento che causa i cambiamenti climatici, e sappiamo che dobbiamo rispondere a questa sfida conducendo politiche intelligenti che portino ad una maggiore crescita della produzione di energia pulita e che diano come  risultato in una serie di benefici economici e sociali (...)  I nostri avversari si sono spinti fino a mettere in dubbio la scienza del cambiamento climatico, sostengono la vendita delle nostre terre federali e minacciano di abolire le protezioni ambientali che tutelano la salute pubblica».

Il documento impegna inoltre Barack Obama a tagliare i sussidi ai combustibili fossili ed alle  "profitable oil companies" ed a spostare quegli incentivi all'energia pulita.

Per quanto riguarda le contestatissime trivellazioni petrolifere nell'Artico statunitense, i democratici hanno scelto una linea che potremmo definire "russa": scrivendo che «I democratici sono impegnati a bilanciare la tutela dell'ambiente con lo sviluppo, e ciò significa preservare le sensibili public lands dalle prospezione, come il National Wildlife Refuge Arctic, la Pacific West Coast, il Gulf of Maine ed altri insostituibili paesaggi nazionali».

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