[31/08/2012] News toscana

Tutte le piante del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano racchiuse… in un taccuino

Sammuri: «Fare biowatching aiuta ad apprezzare il tesoro di biodiversità custodito in queste terre»

Due immagini per ogni pianta, una semplice descrizione delle caratteristiche estetiche più importanti e una pratica indicazione grafica del periodo di fioritura: sfogliare il secondo "taccuino biowatching" - che si aggiunge al primo, dedicato al riconoscimento delle orchidee spontanee - permette agli appassionati di cimentarsi nell'identificazione delle specie più frequenti che si possono osservare in un viaggio ideale lungo le coste delle sette isole dell'Arcipelago Toscano.

E' in distribuzione da alcuni giorni il manuale divulgativo prodotto dal Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano per aiutare a riconoscere le piccole piante che si sviluppano in riva al mare. Nel taccuino sono presentate circa 50 specie che combattono ogni giorno l'arsura del sole e della salsedine e che sono distribuite nei tre ambienti principali: coste rocciose, spiagge sabbiose e zone umide costiere. «Sfogliare le pagine di questo taccuino e fare biowatching - osserva Giampiero Sammuri, neopresidente del Parco - ci aiuta ad apprezzare il tesoro di biodiversità custodito in queste terre circondate dal mare ed è uno stimolo ad una visita attenta anche fuori stagione».

Le falesie a picco sul mare sono certamente gli ambienti che suscitano maggiori emozioni testimoniando un mondo incontaminato: qui si trovano piante esclusive come il Limonio che predilige stazioni raggiunte dagli spruzzi del mare e la Linaiola di Capraia, presente su quasi tutte le isole e considerata la pianta simbolo dell'Arcipelago Toscano.

Le piante dei litorali sabbiosi e delle dune costiere sono le più a rischio a causa della manomissione delle porzioni naturali di questi habitat. Fortunatamente qua e là ancora si rinvengono i candidi gigli marini, le violaciocche e la camomilla di mare. Gli ambienti umidi costieri che si trovano immediatamente alle spalle dei litorali di sabbia originano piccole lagune e stagni che, a causa della vicinanza del mare, sono costituiti di acqua salmastra. Questi avallamenti ospitano le tamerici, la salicornia e l'iris di palude. Il manuale si conclude con una sezione dedicata ad alcune piante aliene invasive considerate una delle principali minacce per la biodiversità vegetale.

Testi e molte foto, sono a cura di Antonello Marchese, altre immagini sono state scattate da Giuliano Frangini e da Ornella Casnati. Un prodotto editoriale fatto da naturalisti locali, acquistabile al prezzo di € 5,00 e reperibile presso le Case del Parco di Marciana e Rio Elba, oltre ad essere in vendita  presso "Il Libraio" di Capoliveri.

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