[28/08/2012] News

Il mondo assetato si rivolge alla ricerca scientifica sull’acqua

Secondo il rapporto "The Water and Food Nexus: Trends and Development of the Research Landscape", presentato da Elsevier e dallo Stockholm international water institute (Siwi) durante la Settimana mondiale dell'acqua, «la ricerca sull'acqua sta crescendo più velocemente del tasso medio di crescita del 4% annuo per tutte le discipline di ricerca».

Il rapporto ha analizzato le principali tendenze, a livello internazionale, nazionale e istituzionale, della ricerca scientifica sull'acqua e sul legame tra produzione di cibo ed acqua e sottolinea che «la crescente discrepanza tra l'offerta e la domanda di acqua sta diventando ogni anno sempre più preoccupante. Gli sviluppi nel campo della ricerca dell'acqua hanno il potenziale per contribuire a risolvere questo problema». Lo studio prende in esame la dinamica della ricerca globale sull'acqua tra il 2007 e il 2011, concentrandosi su due filoni di ricerca: ricerca delle risorse idriche, facendo riferimento alla studio delle scienze naturali e sociali sull'uso dell'acqua, e la ricerca su cibo ed acqua, in particolare lo studio del consumo e riciclaggio di acqua per produrre cibo». Quest'ultimo tema è anche al centro della discussione della World Water Week 2012 ed a Stoccolma  gli è stata dedicata una sessione tematica: "Water and Food Security".

Il mondo ha sete e questo ha portato alla crescita dei finanziamenti per la ricerca sull'acqua: più 9,2% all'anno, mentre la ricerca su cibo ed acqua è in crescita del 4,7% ogni anno. Elsevier e Siwi evidenziano che «la ricerca sta diventando più collaborativa ed interdisciplinare, con un forte aumento di pubblicazioni dai campi dell'informatica e della matematica nella ricerca delle risorse idriche, mentre le ricerche in campi all'interno delle scienze sociali sono diventati più veloci e crescono nel filone di ricerca cibo e acqua».

A guidare la ricerca sull'acqua sono ancora gli Usa, sia per quanto riguarda le risorse idriche che il settore cibo e acqua, ma la crescita tra il 2007 e il 2011 è stata bassa. La Cina invece sta sperimentando una crescita continua della ricerca sull'acqua e, se questo trend continua, nei prossimi anni potrebbe diventare il principale Paese per la ricerca sull'acqua. Altri paesi con livelli di ricerca alta in entrambi i settori sono la Malaysia e l'Iran.

Più della metà di tutti gli articoli pubblicati inerenti ricerche sull'acqua si basano sulla collaborazione internazionale. «È interessante notare - si legge nel rapporto - che la ricerca con più impatto non è venuta dai Paesi che hanno prodotto la maggior parte delle ricerche, né da quelli con il più alto tasso di crescita. Al contrario, i rapporti più incisivi sono stati portati avanti nei Paesi Bassi, in Svizzera, Danimarca e Belgio per la ricerca sulle risorse idriche, e in Svezia, Svizzera, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Danimarca per la ricerca su cibo e acqua. Inoltre, è stata trovata una forte correlazione tra il livello di collaborazione internazionale e interdisciplinare: una maggiore collaborazione di ricerca ha un impatto superiore».

Christiane Barranguet, executive publisher di Elsevier Aquatic and Green Sciences, ha spiegato alla Settimana mondiale dell'acqua di Stoccolma che «l'obiettivo di questo rapporto è quello di fornire una visione trasparente del panorama della ricerca sull'acqua e dei protagonisti principali in questo campo. Abbiamo scoperto che il panorama della ricerca sta diventando sempre più dinamico, complesso e, in alcuni luoghi, frammentato. Abbiamo anche scoperto che la collaborazione è un fattore chiave nella produzione di ricerca ad alto impatto e che c'è una maggiore necessità di collaborazione, attraverso le frontiere e anche tra il mondo accademico e l'industria, per far crescere e migliorare il settore».

Commentando le principali tendenze emerse dallo studio, Bertilsson, direttore esecutivo del Siwi, ha concluso che «il rapporto mostra chiaramente che la ricerca sull'acqua è in crescita in nuovi posti ed è e sempre più interdisciplinare. L'intera comunità dell'acqua ha ora una grande opportunità per sfruttare meglio la creazione di conoscenza in materia di ricerca sull'acqua che emerge da nuovi luoghi e da nuove partnership».

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