[27/08/2012] News

World Water Week 2012: «Invertire la tendenza». L’esempio dell’Ue nella gestione dell’acqua

In occasione della Settimana  mondiale dell'acqua (26-31 agosto), il Commissario europeo all'Ambiente, Andris Piebalgs ha detto: «Tengo a confermare oggi la determinazione dell'Ue a fare in modo che, dappertutto nel mondo, ognuno possa aree accesso all'acqua potabile e a dei servizi igienici. Non partiamo da zero ed il nostro aiuto ha già ottenuto dei buoni risultati. Nel periodo 2004-2009, l'aiuto dell'Ue ha permesso a più di 32 milioni di persone nel mondo di approvvigionarsi di acqua potabile ed a più altri 9,5 milioni di disporre di servizi igienici. Grazie alla Commissione europea, più di 60 Paesi attualmente traggono vantaggi da grandi progetti idrici ed igienici. 

L'accesso all'acqua ed ai servizi igienici è una delle priorità a essenziali  dell'Ue, il cui aiuto è pressoché triplicato nel corso dell'ultimo decennio, passando a circa 2 miliardi di euro all'anno. Nonostante questo, ogni minuto che passa, ci sono tre bambini che muoiono per aver bevuto acqua inquinata, il che rappresenta  4.000 decessi al giorno. La metà dei letti di ospedale dei Paesi in via di sviluppo sono occupati da persone che soffrono di malattie causate dalla cattiva qualità dell'acqua e dalla mediocrità delle condizioni sanitarie e di igiene. Questo è del tutto inaccettabile e va da sé che si impongono dei progressi più rapidi e più numerosi. Siamo risoluti a fare tutto ciò che è in nostro potere per intensificare i nostri sforzi al fine di creare un mondo nel quale tutti gli esseri umani possano bere, bagnarsi e lavarsi senza dover temere che l'acqua porti loro dei germi di una malattia mortale».

Piebalgs ha ricordato che il contributo dell'Ue agli Obiettivi del millennio per lo sviluppo (Mdg) «ha messo l'accesso all'acqua ed ai servizi igienici al centro della sua azione della lotta contro la povertà. Proprio due anni fa, durante il summit degli Mdg a New York, abbiamo avviato l'iniziativa Mdg dell'Ue, che alloca un ammontare supplementare di un miliardo di euro ai Paesi  dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) per aiutarli a raggiungere gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo più inaccessibili (apportando allo tesso tempo un aiuto supplementare a quelli che sono particolarmente ben progrediti. Cpn uno stanziamento di 266 milioni di euro, l'acqua e l'igiene costituiscono uno dei quattro Mdg particolarmente interessati dall'iniziativa, il che prova l'importanza che gli affidiamo».

Il commissario all'ambiente dell'Ue ha spiegato che «l'acqua non è solo vitale placare la sete e garantire l'igiene, è anche indispensabile all'agricoltura. In media, l'irrigazione delle colture, soprattutto alimentari, assorbe il 70% dell'acqua consumata nel mondo, questo tasso supera anche l'85% in alcuni Paesi in via di sviluppo. E' chiaro, quindi, che accesso all'acqua e sicurezza alimentare sono intimamente legati. L'agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare e nutrizionale figurano al primo posto delle priorità a lungo termine del programma di cooperazione e sviluppo dell'Ue. Abbiamo la ferma intenzione di rafforzare il nostro sostegno in maniera da rispondere alle tre esigenze fondamentali che sono l'accesso all'acqua, l'accesso all'energia e l'accesso al cibo. In occasione della World Water Week, incoraggio vivamente gli altri donator e partner, così come il settore privato, ad unirsi a noi per aiutare ad invertire la tendenza ed a mettere in opera tutto quel che serve per preservare le nostre preziose risorse idriche, prima che sia troppo tardi».

In una nota la Commissione europea fa due esempi che dimostrano «quanto l'Ue sia risoluta a migliorare i sistemi di irrigazione ed a fare in modo che l'acqua sia utilizzata nella maniera più efficace possibile in agricoltura, in altre parole, consumare meno migliorando allo stesso tempo la produzione vegetale».

Il primo esempio è quello dello Zambia che ha elevato la "agricoltura di conservazione" al rango di sistema produttivo e che è un modello di utilizzo razionale dell'acqua. «Già adottato dal 20% dei contadini zambiani (250.000 persone) - spiega la Commissione - questo metodo agricolo sostenibile fà appello a principi quli la copertura vegetale permanente (utilizzo delle piante per prevenire l'erosione dei suoli) e la rotazione dello colture (piantumazioni successive di diverse colture sulla stessa superficie per migliorare la fertilità dei suoli). I risultati superano tutte le attese e ci mostrano la via da seguire: la capacità dei suoli di mantenere l'acqua si trova ad essere accresciuta, maggiori nutrienti sono disponibili per le colture. Conseguentemente, I campi che hanno fatto ricorso a questo sistema in Zambia hanno un rendimento circa tre volte superiore a quello dei campi coltivati in maniera tradizionale».

L'altro esempio viene dallo sfortunato Zimbabwe, dove l'insicurezza alimentare è diventata la regola a causa delle politiche sbagliate del regime di Robert Mugabe e delle continue siccità. «Però - dice l'Ue - i sistemi di irrigazione che forniamo a più di 90 comunità locali fanno la differenza per migliaia di piccolo produttori agricoli, che possono non solo produrre cibo a sufficienza per coprire i propri bisogni alimentari, grazie alla produzione di mais, ma anche assicurarsi un reddito, grazie alla produzione di legumi».

 

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