[27/08/2012] News toscana

Incendi e siccità, animali allo stremo. Wwf e Legambiente chiedono un rinvio per la caccia

La lettera congiunta consegnata alla Provincia di Pistoia

Wwf Pistoia e Legambiente Valdinievole hanno scritto una lettera congiunta al presidente ed all'assessore all'Ambiente della Provincia di Pistoia  sottolineando che «dallo scorso mese di giugno l'alta pressione africana, che di norma interessa latitudini più meridionali, ha dominato in modo pressoché costante lo scenario meteorologico italiano, determinando una situazione climatica decisamente fuori dalla norma. La stagione estiva attualmente in corso è stata caratterizzata dal perdurare di temperature massime assai elevate ed al tempo stesso si è registrata una forte siccità che ha provocato un impoverimento graduale delle risorse idriche superficiali. Tale situazione rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di numerose specie animali, soggette a maggiore stress fisico, ad una riduzione delle risorse alimentari disponibili e ad una riduzione degli habitat adatti (si pensi ad esempio agli uccelli acquatici)».

Le due associazioni ambientaliste ricordano che «questo è in sintesi il dispositivo di apertura di un parere dell'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale, rilasciato in data 23 agosto 2012. Il parere prosegue con una dettagliata analisi tecnica di ciascuna delle criticità a carico della fauna sopra citate, per poi indicare alcuni provvedimenti urgenti che potrebbero essere assunti al fine di non aggravare ulteriormente tale stato di cose».

Quindi, sulla base dei contenuti del  parere dell'Ispra e in base alla particolare situazione del territorio pistoiese, Wwf e Legambiente chiedono alla provincia di Pistoia ed a gli altri enti competenti di adottare alcune misure urgenti. «1. Tutela della fauna e limitazioni all'attività venatoria: sospensione delle attività di addestramento e allenamento dei cani da caccia; revoca su tutto il territorio provinciale delle giornate di preapertura della caccia; divieto di caccia da appostamento (fisso o temporaneo) in tutte le aree prossime a punti di abbeverata della fauna, fino a quando continuerà a perdurare la crisi idrica; posticipazione dell'apertura della stagione venatoria nell'area contigua del Padule di Fucecchio e nei laghi preposti alla caccia di palmipedi e trampolieri fino al primo di ottobre, salvo verifica di ulteriori misure di tutela, sulla base dell'andamento climatico del mese di settembre; Misure di tutela (come la riduzione del periodo di caccia o la limitazione del carniere consentito) per la fauna stanziale, sulla base dei dati raccolti a livello locale dall' ATC inerenti al successo riproduttivo delle diverse specie, ovvero in via precauzionale se tali dati non sono disponibili o sufficienti».

La seconda questione posta dagli ambientalisti riguarda la tutela dei corsi d'acqua e delle risorse idriche con la richiesta di «sospensione di ogni autorizzazione di attingimento concessa e massima allerta da parte degli organi di vigilanza affinché non si verifichino prelievi idrici dai corsi d'acqua su tutto il territorio provinciale, ovvero con particolare attenzione nel Padule di Fucecchio e nelle aree a monte di esso».

Oltre a queste misure per fronteggiare l'attuale situazione di emergenza e dato atto dell'impegno profuso dalle amministrazioni pubbliche  per prevenire gli incendi boschivi la lettera richiama l'attenzione della Provincia «sulla possibilità che nei prossimi mesi invernali possa di nuovo verificarsi che vaste aree di canneto del Padule di Fucecchio siano date alle fiamme (come è avvenuto fra gennaio e marzo di quest'anno), con gravissime conseguenze per questo ecosistema e possibili rischi per l'incolumità delle persone. A tal proposito si chiede quali provvedimenti siano stati assunti per prevenire il possibile ripetersi di tale emergenza, ricordando come anche queste associazioni abbiano avanzato puntuali proposte al riguardo».

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