[27/08/2012] News

Siccità, Fao: «Non esiste sicurezza alimentare senza sicurezza delle risorse idriche»

Settimana mondiale dell'acqua, lanciato un nuovo piano d'azione

La Fao oggi lancia un nuovo allarme: «La siccità in alcune parti del mondo ha avuto pesanti ripercussioni sulla produzione cerealicola mondiale ed ha contribuito al rialzo dei prezzi alimentari registrato ogni anno a partire dal 2007» e l'agenzia dell'Onu sottolinea «La necessità di trasformare il modo in cui l'acqua viene usata, e sprecata,  lungo l'intera filiera alimentare.

Intervenendo a Stoccolma alla Settimana mondiale dell'acqua, organizzata dallo Stockholm International Water Institute, che si conclude il 31 agosto e  che ogni anno riunisce politici ed esperti di tutto il mondo per discutere delle risorse idriche e della loro gestione, il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, ha detto che «Non esiste sicurezza alimentare senza sicurezza delle risorse idriche. Il recente rapporto della Fao "The State of Land and Water Resources for Food and Agriculture" avverte chiaramene che scarsezza d'acqua ed inquinamento stanno mettendo a rischio in tutto il mondo interi sistemi produttivi. L'agricoltura come viene praticata oggi   è una delle cause di questo fenomeno, poiché rappresenta il 70% di tutto il consumo d'acqua a livello mondiale».

Poi da Silva ha fatto notare che il settore della produzione alimentare ha anche un enorme potenziale per cambiare il modo in cui l'acqua viene utilizzata: «L'agricoltura è l'elemento chiave per un uso sostenibile delle risorse idriche.  Per raggiungere quest'obiettivo e soddisfare la crescente domanda di cibo, dobbiamo riuscire a produrre in modo che si preservino le risorse idriche, si usino in modo più sostenibile ed intelligente, e si aiuti così l'agricoltura ad adattarsi al cambiamento climatico».

Per vincere questa sfida la Fao propone il nuovo piano d'azione "Coping with water scarcity: An action framework for agriculture and food security", per la gestione dell'acqua in agricoltura, realizzato con il contributo della Cooperazione italiana allo sviluppo che individua alcune aree prioritarie d'intervento:  

Modernizzazione dei sistemi irrigui. I vecchi sistemi irrigui devono essere modernizzati per riuscire a rispondere alle necessità degli agricoltori di domani e consentire un uso più efficiente dell'acqua, che aiuti a incrementare la produzione.  L'irrigazione agricola del futuro dovrà sempre più basarsi su sistemi di tubature e mettere insieme in modo sostenibile differenti fonti, incluse le falde freatiche.

Migliore stoccaggio dell'acqua piovana a livello agricolo. Immagazzinando l'acqua in stagni di piccole dimensioni o direttamente nel terreno gli agricoltori possono ridurre i rischi connessi con la siccità e incrementare la produzione.

Riciclare e rimpiegare. Riutilizzare l'acqua, in particolare le acque reflue trattate provenienti dai centri urbani, può aiutare la produzione agricola nelle zone aride, un modo più sistematico e sicuro di usarle può fare incrementare la produzione locale.

Controllo dell'inquinamento. Devono essere introdotte norme più strette di controllo della qualità dell'acqua e meccanismi efficaci per farle rispettare al fine di ridurre l'inquinamento idrico che non fa che peggiorare la situazione.

Ridurre lo spreco di cibo. La riduzione delle perdite post-raccolto deve essere parte integrante di qualsiasi strategia che affronti la penuria d'acqua. Il 30% di tutto il cibo prodotto a livello mondiale - l'equivalente di 1,3 miliardi di tonnellate - va ogni anno perduto o sprecato lungo la catena alimentare "dal campo alla forchetta".  Ridurre queste perdite aiuterà a ridurre la pressione su risorse naturali essenziali per la produzione alimentare quali la terra e l'acqua.  Inoltre le politiche agricole dovrebbero considerare il potenziale che la produzione non irrigua ancora offre in molte aree, e cercare una combinazione integrata di agricoltura irrigua e piovana. 

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