[30/07/2012] News toscana

Vegetazione riparia, Legambiente: sospendere le operazioni di taglio in tutti gli ecosistemi di acque interne

Le operazioni di taglio e sfalcio della vegetazione riparia di fiumi, laghi, zone palustri continuano ad essere condotte in modo improvvido, senza valutare la complessità degli ecosistemi di acque interne. Nei giorni scorsi, una famiglia di Tarabusini ed altri uccelli acquatici sono stati uccisi durante lo sfalcio della vegetazione sui bordi di un laghetto artificiale in provincia di Prato.

«Il Tarabusino è un piccolo airone che nidifica nei canneti- spiegano da Legambiente Toscana- e, in caso di pericolo, invece di fuggire in volo rimane nascosto nella vegetazione affidandosi al mimetismo; un atteggiamento che in questo caso si è rivelato fatale portando alla tragica morte della madre (che volava disperatamente sul nido con le zampe spezzate) e di uno dei giovani, mentre l'altro è ricoverato al Centro recupero uccelli acquatici di Livorno. Si tratta di una grave perdita per una specie sempre più rara e che nidifica con poche centinaia di coppie in tutta la Toscana; inoltre insieme ai Tarabusini anche altri uccelli acquatici (es. Gallinelle d'acqua) hanno trovato una morte atroce sotto le lame delle falciatrici».

Nei giorni scorsi Legambiente aveva inviato una lettera aperta agli organi competenti lanciando un appello affinché gli sfalci effettuati con mezzi meccanici fossero ritardati fino alla fine dell'estate per evitare proprio la possibilità di danneggiare le nidificazioni. Tra l'altro il taglio della vegetazione riparia specialmente quando è autoctona e di pregio è un'operazione che si deve evitare dato che quasi mai presenta problematiche per il normale deflusso delle acque e anzi la stessa vegetazione incrementa la funzionalità complessiva degli ecosistemi di acque interne.

«Purtroppo, questo caso eclatante, rappresenta solo la punta dell'iceberg - ha dichiarato il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza - dato che gli stessi sfalci profondamente sbagliati nei tempi e nei modi avvengono in questo periodo un po' ovunque lungo gli argini dei fiumi, dei canali e dei laghetti di tutta la regione, provocando la morte di migliaia di giovani uccelli acquatici non ancora in grado di volare». Legambiente ribadisce con forza la richiesta di sospendere gli sfalci fino alla fine dell'estate, chiedendo a tutte le province di emanare apposite ordinanze in ottemperanza alle indicazioni contenute nella Delibera del Consiglio Regionale della Toscana n.155 del 20 maggio 1997 che individua i principi vincolanti ai quali devono attenersi gli Enti toscani preposti alle operazioni di difesa del suolo. In particolare, per le attività di manutenzione della vegetazione, la Delibera specifica che vanno evitate le "de-vegetazioni spinte", puntando piuttosto su una manutenzione regolare dei corsi d'acqua, e che i tagli alla vegetazione in alveo (se necessari) devono essere effettuati preferibilmente nel periodo tardo autunnale ed invernale.

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