[27/07/2012] News

Appello Unicef per fermare le violenze della polizia cilena contro i mapuche in lotta per difendere la loro terra

L'Unicef ha energicamente condannato gli atti di violenza degli ultimi giorni nella Regione cilena dell' Araucania, in particolare quelli contro bambini, bambine ed adolescenti e che impediscono loro l'accesso ai servizi di base per il loro benessere e l'inclusione sociale. In particolare l'Unicef ha condannato «L'attacco incendiario perpetrato da sconosciuti, il 19 fi luglio, alla scuola Millalevia de Chequenco, della comuna di Ercilla, distruggendo completamente le sue installazioni e lasciando senza classi i bambini e le bambine che frequentavano il complesso».

Secondo l'agenzia dell'Onu che difende l'infanzia questi atti «Costituiscono una grave violazione dei diritti dei bambini e delle bambine ed attentano al diritto che hanno di ricevere un'educazione ed a svilupparsi integralmente». L'unicef ha richiamato il governo di destra del Cile e le autorità locali a restituire al più presto la scuola ai bambini Mapuche, nel pieno rispetto della oro protezione integrale.

I mapuche, la maggiore etnia indigena del Cile ed anche quella più agguerrita e politicizzata, esigono la restituzione delle loro terre che considerano loro per diritto ancestrale e che sno sempre pèiù minacciate da multinazionali minerarie, imprese del legname e dighe. Recentemente gliscontri con la polizia cilena sono aumentati sono stati arrestati centinaia di mapuche ma ci sono stati anche 10 morti tra gli indios e feriti tra i poliziotti.

Nell'area del cosiddetto conflitto mapuche, dove le comunità autoctone si stanno ribellando sempre di più contro progetti minerari ed idroelettrici che invaderebbero le loro terre, la polizia cilena nelle ultime settimane aveva addirittura arrestato e picchiato bambini ed adolescenti di questo popolo originario cileno.

L'unicef sottolinea che «I bambini e le bambine necessitano di assistenza speciale er riprendersi dagli effetti della violenza e che è la causa dei sentimenti di insicurezza, di instabilità emotiva e di comportamenti regressivi che ne compromettono il normale sviluppo».
Nelle ultime settimane il governo cileno ha deciso di reprimere violentemente le proteste dei mapuche in difesa delle loro terre ancestrali e delle loro risorse naturali. L'Alianza Territorial Mapuche ha mnifestato pacificamente davanti alla sede Unicef di Santiago per esprimere il sostegno alle richieste dell'agenzia Onu.

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