[27/07/2012] News toscana

Bonifiche Sin di Piombino, in arrivo 112 milioni

Mentre la siderurgia è alla ribalta delle cronache visto quanto sta succedendo in queste ore a Taranto, in Toscana, Regione, comune di Piombino, e Governo hanno siglato un accordo che dovrebbe rappresentare un primo passo per una riflessione su un piano di reindustrializzazione dell'intera area, considerata la crisi del comparto siderurgico.

Riflessione che deve essere da un lato rapida ma approfondita, per non fare la fine di altre reindustrializzazione non andate a buon fine anche in Toscana, vedi caso Isi ex Electrolux, e qui i giochi sono di ben altra portata. E' in discussione una "fetta" dell'industria del Paese. Nel protocollo di intesa siglato oggi a Firenze, si parla di bonifiche e riuso delle aree pubbliche del Sin (Sito interesse nazionale): si tratta di oltre un milione di metri quadri, in gran parte occupati da industrie.

Una parte dell'intesa riguarda l'accessibilità al porto (strade e ferrovie), un'altra interessa gli insediamenti industriali già presenti, ed una terza si occupa del consolidamento delle frane lungo la costa e della riqualificazione dei piazzali a mare. «Quello su Piombino firmato oggi è un accordo importante, con numerosi interventi già previsti. Ma quel che serve davvero è una seria politica industriale nazionale, per Piombino e non solo per Piombino- ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi- Serve una seria politica industriale a livello di paese e per questo torneremo a chiedere al presidente del consiglio Monti e al ministro Passera l'apertura di una tavolo nazionale. Lo chiederemo assieme al sindaco di Piombino e al presidente della provincia di Livorno». Complessivamente la partita delle bonifiche e del ripristino successivo vale 39,3 milioni. Undici milioni e mezzo erano già previsti dall'accordo di programma Piombino-Bagnoli del 2007 e nelle disponibilità del comune, serviranno per la bonifica di Città Futura, altri 8,8 per il suo riuso, compresa la realizzazione di una strada interna che colleghi il quartiere Cotone-Poggetto alla città. «In questo caso sulle risorse vincolate ad interventi di bonifica, va trovato un accordo con il ministero- spiegano dalla Regione- c'è poi l'area ex Fintecna, che il comune ha ceduto all'Autorità portuale, che si dovrà occupare della bonifica, e la discarica di Poggio ai Venti».

Per quanto attiene l'accesso al porto, oggi passa su un'unica strada il traffico cittadino, quello pesante e i turisti che si imbarcano per le isole, situazione che deve essere modificata. Il prolungamento della Ss398 fino al porto costerà 46 milioni: 20 li mette la Regione, 25 il ministero delle infrastrutture ed uno la Camera di commercio di Livorno. Altri 10 milioni serviranno per realizzare una nuova stazione ferroviaria in sostituzione delle attuali due, forse con una navetta per gli imbarchi. Il collegamento tra lo stabilimento Tenaris-Dalmine e il porto, intervento a sostegno dell'industria presente, costerà un altro milione e mezzo, già cofinanziato dalla Regione e dall'Autorità portuale e in avanzata fase di progettazione.

Infine il capitolo frane lungo la costa. Dopo le forti mareggiate del 2008 la situazione si è aggravata e il dissesto attuale rende inagibili parte dei viali e degli spazi pubblici a mare. Sono 8,5 i milioni a disposizione, altri 7,2 per la riqualificazione. Le aree interessate sono, in ordine di priorità, il tratto di costa compreso tra piazza Manzoni, piazza dell'ospedale e il piazzale di Alaggio, il viale Marconi fino all'hotel Esperia e il Fanale di Rocchetta, dove al momento si registrano solo fenomeni di instabilità. La progettazione è in fase conclusiva e la Regione ha già stanziato oltre 5 milioni. «Occorre una prospettiva strategica che finora a livello nazionale è mancata- ha sottolineato il sindaco di Piombino Gianni Anselmi- Stamani ho visto in piazza un paio di migliaia di lavoratori spaventati per il loro futuro. Occorre da parte delle istituzioni una lungimiranza pari a quella che si è avuta negli anni Cinquanta e Sessanta» con l'aggiunta di qualche attenzione in più all'ambiente e alla qualità della vita dei cittadini.  

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