[26/07/2012] News toscana

Alta velocità: delle terre e rocce da scavo se ne occupa la Commissione antimafia europea

Le conseguenze della lettera la lettera del parlamentare europeo di Andrea Zenoni, membro della commissione Envi

Dopo la lettera del parlamentare europeo Andrea Zenoni membro della commissione Envi (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) e della commissione Empl (Occupazione e affari sociali), indirizzato il 20 luglio scorso, il commissario all'Ambiente Janez Potočnik trova sul suo tavolo un altro documento. Si tratta dell'interrogazione prioritaria depositata da Sonia Alfano, presidente della Commissione antimafia europea.

«Il Tav non è un problema tutto piemontese. Anche a Firenze c'è una battaglia da portare avanti. Noi, dall'Europa, la stiamo facendo insieme all'Associazione Idra, che si occupa di promozione e tutela del patrimonio ambientale e culturale- ha dichiarato Alfano- Risulta evidente, leggendo le circostanziate osservazioni dell'associazione inviate al Commissario Potočnik circa una settimana fa, che da tempo in Italia si tenta di escludere dalla nozione di rifiuto le terre e rocce da scavo e matrici di riporto, pur se fortemente contaminate, e di derubricarle a "sottoprodotti" riciclabili (in contrasto con quanto fissato dalle direttive europee). In questa maniera tali materiali diverrebbero facilmente oggetto di smaltimenti inadeguati e dannosi per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Non sono da escludere, peraltro, forti interessi da parte della criminalità organizzata mafiosa a questo genere di attività».

La presidente della Commissione antimafia poi auspica che il decreto venga bloccato per violazione delle direttive europee. «Un primissimo impatto di questo decreto si avrebbe nell'ambito dei cantieri Tav di Firenze dove i rischi ambientali  e le incertezze, ancora oggi, a un soffio dal presunto inizio dei lavori, caratterizzano gli scenari di trasporto e smaltimento dei materiali di scavo e delle eventuali sostanze inquinanti presenti». Stesso contenuto anche per l'appello di Zanoni di qualche giorno fa (20 luglio), in cui aveva chiesto al commissario Potočnik di valutare attentamente il Regolamento italiano sulle procedure di smaltimento delle terre e rocce da scavo, attualmente al vaglio della Commissione, «affinché venga severamente respinto ogni tentativo di elusione delle norme contenute nelle vigenti direttive europee in materia di rifiuti».

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