[26/07/2012] News toscana

Superamenti dei limiti per l'alga dell'Ostreopsis ovata sul litorale toscano

L'Arpat ha informato le autorità competenti: comuni e Asl

L'agenzia regionale di protezione ambiente ha reso noto l'aggiornamento sull'andamento della fioritura dell'Ostreopsis ovata, un'alga che anche quest'anno ha fatto parlare di sé soprattutto anche sul litorale ligure, per problemi che potrebbe causare alla salute dei bagnanti.

Nella giornata di martedì 24 luglio sono stati effettuati campionamenti nei vari punti del litorale toscano per il monitoraggio relativo alla presenza dell'alga Ostreopsis ovata, dai quali è risultato il superamento in vari punti del limite di 10.000 cell/L nella colonna d'acqua, previsto dalle linee guida ministeriali come soglia di attenzione. Lo fa sapere Arpat in una nota nella quale l'agenzia regionale ha spiegato anche che in particolare «sono stati riscontrati superamenti in alcune aree di balneazione della costiera apuana, livornese e pisana».
Per chi li volesse consultare, Arpat fa sapere che i dati aggiornati sono disponibili sul  http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/ostreopsis-ovata/il-monitoraggio-di-ostreopsis-ovata.

Nella stessa pagina dono disponibili collegamenti ad ulteriori informazioni sulle caratteristiche della Ostreopsis ovata (documentazione, brochure informativa ecc..). Di tali superamenti è stata data comunicazione alle Amministrazioni comunali ed alle Aziende Sanitarie competenti per territorio, alle quali è possibile rivolgersi per informazioni di carattere sanitario. Considerati i superamenti riscontrati, nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori campionamenti.

 

Intanto il comune di Livorno fa sapere che «i soggetti particolarmente predisposti perché affetti da malattie respiratorie croniche o da allergie, l'Ostreopsis Ovata può risultare tossica. La reattività a quest'alga è soggettiva: c'è chi non avverte alcun disturbo e c'è chi può accusare irritazioni alle vie respiratorie, lacrimazione, stati febbrili (sempre comunque in forma lieve e transitoria. La sintomatologia conseguente all'inalazione dell'aerosol algale si manifesta molto rapidamente (entro 2-3 ore al massimo) e tende a regredire al massimo entro 3 giorni. Secondo gli esperti, la tossicità può essere associata all'inalazione di tossine prodotte dall'alga o da suoi frammenti presenti nell'aerosol marino. Sia pure a semplice titolo precauzionale - conclude la nota del comune - l'Asl raccomanda, in particolare alle persone che hanno manifestato sensibilità al fenomeno (e come abbiamo detto alle persone affette da malattie respiratorie croniche o da allergie) di non sostare sulla spiaggia e nelle zone immediatamente circostanti. Queste indicazioni dovranno essere rispettate finché gli esiti delle analisi effettuate da ARPAT, che tiene sotto controllo la situazione proseguendo l'attività di campionamento, rientreranno nei limiti previsti dalla normativa».

L'Ostreopsis ovata è una microscopica alga unicellulare, che vive comunemente nelle acque calde dei mari tropicali, sulla superficie di alghe rosse o brune ma che, ormai da diversi anni, è presente nelle acque del Mar Mediterraneo dove ha trovato condizioni climatiche ottimali alla sua proliferazione. A partire dal 1988 si è manifestata anche in Toscana, lungo il litorale apuano e in particolare dove vi sono barriere artificiali e scogliere sia parallele che perpendicolari alla costa e le fioriture di Ostreopsis ovata sono ormai un fenomeno ben conosciuto e monitorato dal Dipartimento Arpat di Massa Carrara.

La presenza di una fioritura di questa alga, si verifica in particolari condizioni quali l'alta temperatura dell'acqua, mare calmo, forte insolazione e la tossina prodotta può essere veicolata attraverso l'aerosol. Sono queste le condizioni in cui si può avere una massiccia presenza dell'alga (concentrazione superiori a 104 cellule/litro -segnala 'Arpat) e persone presenti sulla spiaggia possono lamentare malesseri e disturbi a carico del sistema respiratorio. L'insorgenza della sintomatologia risulta rapida (due tre ore dall'esposizione) e comunque di breve durata (la regressione dei sintomi si ha in media entro 24-48 ore senza ulteriori complicazioni).

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