[20/07/2012] News

Sicilia: pescatori, sindaci ed ambientalisti contro le trivellazioni petrolifere

Manifestazione il 21 luglio al porto di Scoglitti

Il 21 luglio,  al porto di Scoglitti di Vittoria (Rg), è prevista una manifestazione dei pescatori di Agci Agrital, Legacoop Pesca e Greenpeace contro le perforazioni off-shore nel Canale di Sicilia. Alla protesta è annunciata anche la presenza di amministratori locali  e tutti insieme chiedono al governo nazionale di «fermare le trivelle petrolifere off-shore nel Canale di Sicilia». La manifestazione è stata promossa dalle organizzazioni dio categoria dei pescatori Agci Agrital Sicilia, Legacoop Pesca Sicilia e da Greenpeace che hanno deciso di fare fronte comune contro le perforazioni petrolifere e per la tutela della biodiversità del mar Mediterraneo.

L'Agci  spiega che «all'incontro, che si svolgerà dalle 10,00  al lido club"La Capannina" di Scoglitti, parteciperanno i presidenti regionali delle organizzazioni di categoria del settore ittico, l'assessore regionale per le Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello, l'europarlamentare Rita Borsellino, il direttore delle campagne di Greenpeace Italia Alessandro Giannì e Franco Andaloro, ecologo marino e dirigente istituto di ricerca. Nel corso dell'incontro, sarà presentato l'appello, promosso da Agci Agrital, Legacoop Pesca e Greenpeace e sottoscritto da diversi sindaci siciliani, per chiedere al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di fermare le perforazioni off-shore e approvare, anche di concerto con gli altri paesi rivieraschi, provvedimenti efficaci per la tutela dell'ecosistema del Canale di Sicilia, a partire dall'istituzione di una ZEP (Zona Ecologica Protetta) sul modello di quanto già fatto per il mar Ligure e il mar Tirreno».

Giovanni Basciano, responsabile regionale di Agci Agrital, e Pino Gullo, responsabile per la Sicilia di Legacoop  Pesca, sottolineano che «bisogna fermare le trivelle. Il Canale di Sicilia rappresenta un patrimonio mondiale della biodiversità che va assolutamente salvaguardato e costituiscono una fonte vitale per il settore ittico. Le nostre associazioni sono da tempo impegnate nella promozione e nella diffusione di pratiche di pesca sostenibile, ma i sacrifici e gli sforzi fatti finora rischiano di venire compromessi dalle perforazioni petrolifere. Un paradosso che non possiamo accettare».    

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