[17/07/2012] News toscana

Ecco “Clean”, il progetto di monitoraggio delle particelle “non convenzionali”

Oltre al monitoraggio ambientale il progetto ha una parte dedicata alla mobilità sostenibile

Si parlerà del progetto europeo Clean, "eleCtric mobiLity to analyse tourist bEhaviour in urbAN areas", oggi a Firenze durante la giornata di apertura dell' "Agorà di Polis", il primo incontro-fiera su ricerca, innovazione e imprese della sostenibilità urbana (vedi greenreport di ieri). L'obiettivo di Clean è ricercare la presenza di composti pericolosi per la salute e ad oggi non monitorati con le procedure standard, come i bisfenoli, e verificare la presenza di sostanze dannose per i beni culturali quali acidi carbossilici ed inquinanti ambientali in genere.

Il progetto, finanziato con un bando europeo e sostenuto da una serie di partner locali come l'associazione I2t3 dell'Università di Firenze, può contare sulla collaborazione di 5 alberghi fiorentini (Grand Hotel Mediterraneo, Hotel Calzaiuoli, Hotel Villa Fiesole, Hotel Kursaal & Ausonia e Hotel Athenaeum) che si sono dotati di 7 Smart elettriche, nell'ambito di un'iniziativa per la mobilità sostenibile, su cui saranno installate (con il supporto dell'Università di Firenze), sofisticate apparecchiature per il monitoraggio ambientale. In particolare, spiegano gli ideatori, è stato deciso di utilizzare le fibre Spme (Solid phase micro extraction) in alternativa ai classici sensori ambientali tipicamente impiegati. Le fibre Spme sono dei campionatori polimerici passivi, ossia uno strumento in grado di catturare le sostanze disperse in aria e consentirne successivamente la determinazione qualitativa e quantitativa. Le fibre sono capaci di campionare un elevatissimo numero di sostanze, ma possono essere rese anche estremamente selettive, attraverso specifici processi, così da poter arrivare al campionamento di una sola specie chimica. Le analisi ancora in corso, riguardano principalmente l'individuazione di composti pericolosi per la salute e ad oggi non monitorati con le procedure standard quali ad esempio i bis fenoli (TBBPA, BPA etc.), famiglia alla quale appartengono anche alcuni distruttori endocrini. Si intende inoltre verificare la presenza di sostanze dannose per i beni culturali quali acidi carbossilici ed inquinanti ambientali di origine antropica in genere; in tale ambito si prevede anche di utilizzare fibre specifiche per l'ozono, sostanza molto reattiva che oltre ai noti effetti sulla salute è in grado anche di attaccare numerose tipologie di substrato come appunto le superfici dei beni artistici.

Oltre al monitoraggio ambientale il progetto ha una parte dedicata alla mobilità sostenibile che ha scaturito l'interesse delle strutture ricettive. I 7 mezzi elettrici verranno messi a disposizione dei turisti dal 23 luglio e potranno essere utilizzati gratuitamente per gli spostamenti anche all'interno della zona a traffico limitato. L'idea, è quella di tracciare una mappa degli spostamenti dei turisti, per favorire l'evoluzione dei prodotti e dei servizi turistici in un'ottica di sostenibilità. «Firenze ha 360 mila abitanti e 12 milioni di turisti all'anno - ha dichiarato l'assessore al turismo, all'università, alla ricerca e alle politiche europee Cristina Giachi - una pressione enorme, che non ha uguali in Italia se non Venezia. Con questo progetto potremo incamerare dati per impostare una nuova strategia di gestione dei flussi turistici. Ci fa inoltre sempre piacere collaborare con le strutture ricettive e constatare l'impegno degli operatori economici più attenti alla città».

I turisti che accetteranno di muoversi nella città con questo tipo di servizio, forniranno un ritorno informativo attraverso la compilazione di un questionario appositamente sviluppato nell'ambito del progetto in collaborazione con il comune di Firenze. Attraverso l'analisi di questi dati sarà possibile tracciare una mappa dei loro spostamenti: le informazioni ottenute serviranno per favorire lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi turistici in un'ottica di sostenibilità. Sulla base dei risultati potrà quindi essere valutata la possibilità di estendere il servizio anche ad altri alberghi, favorendo quindi l'utilizzo di mezzi elettrici per un turismo sostenibile all'interno del comune.

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