[17/07/2012] News

La Commissione Ue contro gli ostacoli alla ricerca e dell'innovazione

«L'obiettivo č realizzare lo Spazio europeo della ricerca»

Oggi la Commissione europea ha annunciato di aver definito «le azioni concrete che gli Stati membri dovrebbero portare avanti per realizzare lo Spazio europeo della ricerca (Ser), un mercato unico della ricerca e dell'innovazione in Europa per migliorare la circolazione, la concorrenza e la collaborazione transfrontaliera fra ricercatori, istituti di ricerca e imprese». La Commissione sottolinea che «con questo passo si intende rafforzare le basi di ricerca degli Stati membri, aumentandone la concorrenzialità e consentendo loro di collaborare in modo più efficace per affrontare le principali sfide per la società, quali i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare ed energetica e la salute pubblica».

Per realizzare questo obiettivo la Commissione oggi ha firmato anche una dichiarazione congiunta e protocolli d'intesa con organizzazioni rappresentative di organismi di ricerca di punta ed enti di finanziamento della ricerca: «Le proposte rappresentano una risposta al termine ultimo fissato dai leader dell'Ue per realizzare lo Spazio europeo della ricerca entro il 2014».  Al fine di integrare le proposte di oggi per lo Spazio europeo della ricerca, la Commissione presenta anche un'iniziativa per promuovere l'accesso e la conservazione delle informazioni scientifiche, per promuovere l'accesso aperto alle pubblicazioni di ricerca derivate dai progetti finanziati dall'Ue e dagli Stati.

I leader dell'Ue hanno più volte ribadito l'importanza di realizzare lo Spazio europeo della ricerca entro il 2014, come stabilito nelle conclusioni del Consiglio europeo del febbraio 2011 e del marzo 2012. Il ruolo dello Spazio europeo della ricerca per promuovere la competitività è illustrato anche nel patto per la crescita e l'occupazione convenuto in occasione del Consiglio europeo tenutosi il 28 e 29 giugno.

Le proposte della Commissione per concretizzare lo Spazio europeo della ricerca sono incentrate su 5 priorità chiave: una maggiore efficacia dei sistemi nazionali di ricerca; rafforzamento della collaborazione e della concorrenza transnazionali, garantendo anche la creazione e il funzionamento efficiente di infrastrutture di ricerca chiave; un mercato del lavoro più aperto per i ricercatori; uguaglianza e integrazione di genere nelle organizzazioni che svolgono e selezionano i progetti di ricerca; circolazione e trasferimento ottimali delle informazioni scientifiche, anche con mezzi digitali nonché un accesso più ampio e rapido alle pubblicazioni e ai dati scientifici.

Per ciascuna priorità la comunicazione illustra le azioni concrete che gli Stati membri, le organizzazioni delle parti interessate e la Commissione europea adotteranno, lavorando nell'ambito di un partenariato rafforzato.

Lo Spazio europeo della ricerca è parte integrante dell'ambizione di fare dell'Unione europea una vera Unione dell'innovazione. Per sviluppare nuovi prodotti e servizi ad alta intensità di conoscenze in grado di generare crescita e occupazione, è fondamentale incrementare gli investimenti, la qualità e l'importanza scientifica della ricerca. Da alcune indagini emerge che «L'80% della comunità di ricerca ritiene che l'assenza di procedure di assunzioni aperte e trasparenti costituisca un ostacolo alla mobilità internazionale - dice la Commissione europea - È quindi necessario che gli Stati membri eliminino gli ostacoli alle carriere transfrontaliere di ricerca in Europa e si impegnino nel conseguimento di obiettivi di ricerca comuni, rafforzando il finanziamento competitivo per le istituzioni e i progetti e investendo in strutture d'avanguardia. Le organizzazioni delle parti interessate nel settore della ricerca sono chiamate a definire e applicare i principi di accessibilità e portabilità delle sovvenzioni nazionali, a pubblicare le offerte di lavoro su un portale internet comune, ad assumere ricercatori seguendo procedure di selezione trasparenti, aperte e basate sul merito e a rafforzare i legami fra industria e accademia».

Presentando le azioni,  la commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha detto: «Non possiamo continuare a tollerare una situazione in cui il finanziamento della ricerca non è sempre assegnato in modo concorrenziale, in cui i posti non sempre sono distribuiti in base al merito, in cui difficilmente i ricercatori possono accedere alle sovvenzioni o ai programmi di ricerca oltre confine e da cui ampie zone d'Europa restano escluse. Chiedete a qualsiasi dirigente d'impresa e vi dirà che la qualità della base di ricerca costituisce un elemento essenziale delle decisioni d'investimento. Nell'economia odierna nessuno Stato membro o regione può permettersi di trascurare la propria base di ricerca».

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