[16/07/2012] News

Scoperto un nuovo lemure in Madagascar, ma il 91% delle specie è a rischio estinzione

Durante il workshop internazionale sui lemuri organizzato in Madagascar è stata annunciata la scoperta di una specie precedentemente sconosciute di lemuri "topo" Marolambo nella zona orientale del Madagascar. La specie deve ancora essere formalmente descritta e non ha ancora un nome ma Peter Kappeler e il suo team del Deutsches Primatenzentrum che hanno trovato questo "nuovo" primate hanno detto che presto renderanno noti tutti i dettagli della scoperta ed il nome scientifico che verrà dato al lemure.

Salgono così a 103 le specie di lemuri note alla scienza, divisi in 15 gruppi di 5 famiglie: Lepilemuridae, Daubentoniidae, Lemuridae, Cheirogaleidae ed Indriidae. L'ultimo lermure scoperto nel dicembre 2011 era il Microcebus gerpi, un piccolo primate notturno di 268 mm, trovato nella foresta tropicale di Sahafina a Brickaville, a 256 km ad est di Antananarivo.

Dal 2000 sono stati descritti 40 "nuovi" lemuri, un dato impressionante che fa pensare quanto i sia ancora da scoprire (e quanto probabilmente non abbiamo avuto il tempo di fare) su questi nostri lontani cugini.

Infatti, secondo un rapporto realizzato dalla Species survival commission dell' International union for conservation of nature (Iucn) «94 delle 103 specie di lemuri del mondo sono a rischio di estinzione», cioè il 91%. I lemuri sono un gruppo di primati endemico del Madagascar e sono minacciati dalla distruzione degi loro habitat, dal bracconaggio e dal commercio di carne selvatica.

Dall'aggiornamento della Lista Rossa Iucn delle Specie Minacciate risulta che il 23 lemuri sono classificati come "gravemente minacciati" di estinzione, 52 sono "minacciati", 19 sono "vulnerabili" e 3 sono "quasi a rischio". Solo 3 specie di lemuri sono elencati come "Least Concern". Numeri molto più allarmanti della precedente valutazione del 2005 che individuò 10 specie "gravemente minacciate", 21 "in pericolo", 17 'Vulnerabili'.

Secondo dati recenti, tra il il 1992 ed il 2011 in Madagascar sono andati perduti 28.500 km2 di foreeste primarie, con un tasso di deforestazione di 1.500 km2 all'anno. Christoph Schwitzer, a capo della ricerca del giardino zoologico di Bristol e che fa parte del Primate specialist group della Species survival commission (Iucn/Ssc), è molto preoccupato: «I risultati del nostro review workshop della scorsa settimana sono stati quasi uno shock, dato che dimostrano che il Madagascar ha, di gran lunga, la più alta percentuale di specie minacciate di qualsiasi regione habitat dei primati in qualsiasi Paese del mondo. Da quel che è risultato, ora crediamo che i lemuri siano probabilmente più a rischio di qualsiasi gruppo di vertebrati».

Ne è convinto anche Russ Mittermeier, presidente di Conservation International (Ci) e del Primate specialist group Iucn/Ssc: «Questa nuova indagine evidenzia un rischio di estinzione molto forte per la fauna dei lemuiri del Madagascar ed è indicativo delle gravi minacce per la biodiversità del Madagascar nel suo complesso, che è vtale per sostenere la sua popolazione. Se perdiamo le foreste, scompariranno non solo I lemuri, ma anche i benefici che derivano da loro».

Il peggioramento della situazione dei lemuri ha una spiegazione politica: le cose sono precipitate doopo il colpo di Stato militare del 2009 che ha sprofondato il Paese in una crisi che mina le sue istituzioni, con l'abbandono di iniziative di salvaguardia ed il calo dell'industria emergente dell'ecoturismo. La crescente povertà ha contribuito ad un forte aumento il disboscamento illegale e della caccia ai lemuri.

Fortunatamente i turisti amanti della natura ed i finanziamenti per la sua salvaguardia stanno lentamente ritornando a Madagascar e qualcosa si torna a fare per sostenere gli sforzi per proteggere gli habitat dei lemuri e le imprese e le comunità locali che beneficiano di incredibile ricchezza biologica del Madagascar.

Mittermeier ha ricordato al workshop di Antananarivo che «Le specie uniche e meravigliose del Madagascar sono la sua più grande risorsa e il suo marchio più distintivo e la base per un settore importante del turismo che continua a crescere, nonostante gli attuali problemi politici».
La buona notizia è l'inaugurazione, avvenuta proprio durante il workshop Iucn, del centro di Valbio, una stazione di ricerca high-tech ai confini del Parco nazionale di Ranomafana, dove vivono 14 specie di lemuri, tra i quali 4 a rischio elevato di estinzione: Varecia variegata, Prolemur simus), Hapalemur aureus e Propithecus edwardsi.

Al workshop di Antananarivo hanno partecipato una cinquantina di esperti provenienti anche da Italia, Francia, Gran Bretagna ed Usa che hanno discusso anche del nuovo Piano per d salvaguardare i lermueri, che dovrebbe sostituire quello conclusosi nell'ormai lontano 1999, e che sarà presentato dalla Conferenza internazionale dell'International primatological society (Ips) che si terrà ad agosto a Cancun, in Messico, anche per sollecitare l'urgentissimo finanziamento per salvare i lemuri malgascio dall'estinzione.

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