[16/07/2012] News toscana

Cavo (Elba): il verde pubblico diventa cemento e asfalto

Legambiente Arcipelago Toscano è nuovamente all'attacco del cemento all'Isola d'Elba: questa volta gli ambientalisti  se la prendono con  il Regolamento urbanistico del Comune di Rio Marina  che «Prevede al centro del lungomare della frazione del Cavo (Area nell' area C.P.01) la costruzione di un edificio residenziale con 3 appartamenti, con "piano terreno commerciale" e un parcheggio che appare sovradimensionato. "L'area di trasformazione è interclusa tra la via del Mare e il parcheggio pubblico davanti  a viale Kennedy che lo stesso Comune (che ne è proprietario) definisce  incredibilmente nel R.U. "incolta e abbandonata" (...) Si tratta di un'area praticamente abbandonata all'interno dell'edificato, priva di qualsiasi valore". E' invece evidente che quell'area verde al centro del Cavo, se mantenuta e valorizzata, avrebbe un enorme valore, tanto che pare interessare molto qualche privato».

Il Cigno Verde isolano  spiega che «Questo tipo di proposte urbanistiche, che mischiano e spostano  gli standard per favorire iniziative del tutto private, erano state già duramente criticate nelle osservazioni di Legambiente agli strumenti urbanistici del Comune di Rio Marina che l'ex Amministrazione comunale guidata dall'onorevole Francesco  Bosi (Udc) liquidò come inaccettabili perché "politiche" (sic!)». Ma Legambiente non era sola a criticare queste scelte: anche 12 proprietari di case e terreni vicini avevano presentato un'osservazione puntuale al R.U. nella quale si evidenziava che: «Nell'area sono presenti particelle di terreno classificate come verde pubblico previste dalla lottizzazione del 1985 stipulata tra l'Amministrazione Comunale», quindi i cittadini facevano presente che «Le aree destinate a verde pubblico hanno una funzione di salvaguardia dell'ambiente con divieto di costruire da parte di privati di manufatti che alterano irreversibilmente questa funzione». Il comune non ha accolto nemmeno  quell'osservazione rispondendo di ritenere «Più utile la previsione per un potenziamento del parcheggio piuttosto che il verde pubblico». Secomndo cittadini ed ambientalisti però l'amministrazione comunale si è scordata di che «A tutto questo è collegata la costruzione di un edificio che ha tutto l'aspetto di una grande villa vista-mare con parcheggi "pubblici" di fatto al proprio servizio. Infatti la ex maggioranza del Comune (attualmente commissariato)  ha volutamente ignorato  che l'osservazione presentata dai 12 cittadini puntava sopratutto ad impedire la costruzione di un altro edificio sulla skyline costiera,  come quelli che negli ultimi  anni hanno deturpato il Cavo sbancando coste e colline».

Legambiente sottolinea che «Il suggello a questa discutibile operazione urbanistica è stato messo il 29 marzo 2011, proprio  nell'ultima convocazione possibile del  Consiglio Comunale sotto l'Amministrazione del Sindaco Bosi ed è passato tutto a maggioranza, con flebili distinguo dell'opposizione di centrosinistra che alla fine hanno fruttato una timida astensione. Quindi il Consiglio Comunale in adunanza straordinaria, ha deliberato il procedimento di vendita di  2 particelle classificate come "Area di verde pubblico 901-903 f.2" alla Maga S.r.l. di Pistoia e al centro del lungomare di Cavo si prevede la costruzione di un edificio residenziale con piano commerciale nella zona C.P.01 che è realizzabile  solo con l'impiego delle particelle di terreno destinate originalmente a verde pubblico. A cosa debba servire la "parte commerciale" in quel  luogo, se non a mettere in difficoltà attività commerciali  che già faticano ad  affrontare la crisi turistica ed economica è un mistero che comunque denota la scarsa lungimiranza della scelta che sembra ancorata a vecchie e superate concezioni dello sviluppo e del commercio dell'Elba, basate sulla cementificazione,  che l'On. Bosi ha espresso più volte, anche in un libello nel quale si domandava perché all'Elba non potessero essere costruite case per 200.000 abitanti come  a Malta (cioè 7 volte più degli attuali abitanti dell'Elba). Ma, al di là delle scelte politiche datate e degli interessi dei privati, è evidente che questa zona verde nel centro abitato del Cavo,  vicina al mare è invece di grande interesse paesaggistico ed ha una funzione di equilibrio dell'assetto territoriale per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dei turisti».

Il Cigno Verde rivela anche un'altra cosa strana: «La pensava così  nel lontano 1972 la Soprintendenza ai monumenti  e gallerie di Pisa. Livorno, Lucca e Massa Carrara quando bocciò una richiesta simile di costruire nella stessa area Perché la costruzione ricade in zona di eccessivo interesse paesaggistico posta in immediato contatto del mare. Il litorale per la sua caratteristica bellezza è elemento fondamentale delle coste dell'Isola e deve rimanere intatto nella sua natura, come zona di rispetto, libero e sgombro da costruzioni". E΄ strano che dopo 40 anni e con una sensibilità ambientale e paesaggistica evidentemente più forte, anche la Soprintendenza sia andata in tutt΄altra direzione scordandosi i suoi saggi e sacrosanti principi». 

Per questo Legambiente ribadisce le sue precedenti osservazioni e si unisce ai cittadini cavesi per chiedere «All'attuale Commissario del Comune, alle forze politiche di Rio Marina ed alla prossima amministrazione comunale di adoperarsi per rivedere una scelta sbagliata ed a fare in modo che quell'area rimanga a verde pubblico e che sia valorizzata come servizio ai cittadini ed ai turisti».

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