[11/07/2012] News toscana

Il porto di Livorno non sarà insabbiato

In attesa della nuova foce armata del Canale scolmatore risolto momentaneamente il problema dell'insabbiamento del porto di Livorno. E' stato infatti siglato l'accordo sulla gestione delle "porte vinciane", le chiuse poste nel tratto del Canale dei Navicelli compreso fra lo Scolmatore d'Arno e la Darsena Toscana. Le "porte vinciane" resteranno normalmente chiuse ma saranno garantite delle fasce orarie di apertura in concomitanza con all'apertura dei ponti mobili, in modo da non variare le attuali condizioni di traffico marittimo nel Canale dei Navicelli. In casi eccezionali, però, le porte potranno essere chiuse o aperte a seconda delle necessità.

Questo accordo salvaguarda sia la navigabilità del Canale Navicelli (a vantaggio del settore della nautica che qui opera) sia i fondali del Porto. «In Toscana abbiamo un grande porto a Livorno ed abbiamo una grande cantieristica sul Canale Navicelli- ha sottolineato il presidente della Regione Enrico Rossi- Siamo riusciti a mettere d'accordo la cantieristica con il grande porto cercando di usare meglio le porte vinciane, concordando un sistema di utilizzo che impedisca di far defluire la sabbia dentro il Porto di Livorno, che così non verrà insabbiato. Senza questo sistema gli interventi di dragaggio del porto risulterebbero inutili o dovrebbero esser fatti troppo spesso. Sulla base di questo accordo le porte vinciane saranno chiuse e verranno aperte quando ci saranno barche che devono entrare dentro il porto di Livorno. Questo impedirà che ci sia deflusso di sabbia. Forse è una cosa banale, ma era da tanto tempo che non si trovava una soluzione a questo problema ed averla trovata è una soddisfazione».

In effetti lo stallo era dovuto a posizioni e priorità diverse sull'apertura/chiusura delle "porte": gli enti locali pisani vedevano come priorità strategica la navigabilità del Canale Navicelli (possibile solo con l'apertura delle ‘porte vinciane'), mentre le amministrazioni livornesi individuavano tra le priorità territoriali (oltre all'adeguamento idraulico del Canale Scolmatore, alla realizzazione della nuova foce armata, alla rimozione dei sedimenti depositati, all'adeguamento del ponte di Calambrone) la sistemazione delle ‘porte vinciane' in modo che impedissero ai detriti trasportati dallo Scolmatore di depositarsi nella Darsena Toscana del Porto di Livorno, sistemazione per la quale sarebbe necessaria una chiusura delle ‘porte'. Ora finalmente l'accordo, per cui Regione ed enti locali hanno destinato risorse alla risistemazione delle ‘porte', al monitoraggio dei fondali dell'alveo dello Scolmatore, alla rimozione dei sedimenti ed alle operazioni di gestione.

Tutto questo resterà in vigore fino al 2014, quando con la nuova foce armata del Canale scolmatore, il problema dei detriti trasportati verso il Porto dallo Scolmatore d'Arno dovrebbe essere risolto. Gli interventi straordinari previsti in aggiunta alla normale manutenzione avranno un valore di 1.350.000 euro. La Regione contribuirà con 300.000 euro in tre anni, il resto delle risorse verrà dagli enti locali, dall'Autorità Portuale di Livorno e dalle Camere di Commercio di Pisa e Livorno. La provincia di Pisa progetterà e realizzerà gli interventi di modifica alle porte necessari per migliorarne la funzionalità. L'Autorità portuale di Livorno si occuperà del monitoraggio dei fondali dell'alveo dello Scolmatore e della movimentazione dei sedimenti per garantire la navigabilità. Infine il comune di Pisa, tramite la Navicelli Spa, gestirà l'apertura e la chiusura delle ‘porte'.

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