[09/07/2012] News

Mercato illegale del legno? Ecco le specifiche Ue per minimizzarlo

Nel 2010 l'UE ha obbligato gli operatori a utilizzare un insieme di procedure e misure (chiamate "sistema di dovuta diligenza") al fine di minimizzare il rischio di commercializzazione sul mercato interno di legno e prodotti da esso derivati di provenienza illegale.  Adesso stabilisce disposizioni particolareggiate per il sistema di dovuta diligenza, per la frequenza e per la natura dei controlli da effettuare sugli organismi di controllo. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato il relativo regolamento di esecuzione in conformità al regolamento del 2010.

Gli operatori applicano il sistema di dovuta diligenza a ciascun tipo specifico di legno o di prodotto derivato fornito da un determinato fornitore entro un periodo non superiore a 12 mesi, a condizione che le specie di alberi, il paese o i paesi da cui il legno proviene o, se del caso, la o le regioni subnazionali e la o le concessioni di taglio rimangano invariati.

Il regolamento del 2010, infatti, stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati. Per cui gli operatori che commercializzano per la prima volta legno e prodotti derivati sul mercato interno devono adottare le opportune misure al fine di accertarsi che non siano commercializzati legno e derivati di provenienza illegale. Devono esercitare la dovuta diligenza nell'ambito di un sistema di misure e procedure che consenta loro di minimizzare il rischio di commercializzare illegale.

Il sistema comprende tre elementi inerenti alla gestione del rischio: accesso alle informazioni, valutazione del rischio e attenuazione del rischio individuato. Il sistema permette di accedere alle informazioni sulle fonti e sui fornitori di legno e di prodotti commercializzati sul mercato interno per la prima volta. In base a tali informazioni gli operatori possono effettuare una valutazione del rischio. Individuato un rischio, gli operatori possono attenuarlo al fine di evitare che il legno e i prodotti da esso derivati di provenienza illegale siano immessi sul mercato.

Le foreste sono fonte di numerosi benefici ambientali, economici e sociali tra cui la produzione di legno e di prodotti forestali non legnosi e l'offerta di servizi ambientali essenziali per l'umanità (come la conservazione della biodiversità e delle funzioni ecosistemiche, nonché la tutela del sistema climatico).

Ma, dato l'aumento della domanda mondiale di legno e le lacune istituzionali e di gestione nel settore forestale in un certo numero di paesi produttori di legname, il disboscamento illegale e il connesso commercio di legname ottenuto illegalmente sono divenuti problemi sempre più preoccupanti.

Il disboscamento illegale - che è un problema a livello internazionale - rappresenta una seria minaccia per le foreste in quanto contribuisce al processo di deforestazione e al degrado forestale, minaccia la biodiversità e compromette la gestione e lo sviluppo sostenibili delle foreste. Inoltre contribuisce alla desertificazione e all'erosione del suolo e può aggravare i fenomeni meteorologici estremi e le inondazioni. E presenta implicazioni di tipo sociale, politico ed economico, spesso compromettendo i progressi verso obiettivi di buongoverno e minacciando la sopravvivenza delle comunità locali che dipendono dalla foresta, e può essere legato a conflitti armati. 

 

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