[06/07/2012] News toscana

Dal bosone di Higgs all'Università di Pisa, l'ateneo ai vertici mondiali per Fisica e Astronomia

Nemo propheta in patria. Quando il valore non viene adeguatamente riconosciuto in patria, in altri luoghi può trovare diverso eco: mentre in Italia la spending review del governo penalizza gli istituti di ricerca - e minacciava il mondo universitario con ulteriori 200 milioni di tagli - arriva dal "QS World University Rankings by Subject" un importante riconoscimento dell'alta qualità dell'offerta formativa dell'Ateneo pisano: per l'agenzia che dal 2004 valuta i migliori atenei del mondo e che da due anni prende in esame i singoli ambiti disciplinari, Pisa è 49° nel mondo nel settore della "Fisica e Astronomia", risultando al primo posto tra le università italiane.

Un tributo meritato per l'ateneo che ha sfornato numerosi dei fisici che si sono resi protagonisti al Cern di Ginevra con il recente dall'annuncio della scoperta della "particella di Dio", il bosone di Higgs. Le buone nuove per l'Università di Pisa, però, non si fermano qui. Poche settimane fa, l'Università di Pisa aveva ricevuto, ancora dall'agenzia QS, un'ottima valutazione dopo un approfondito audit sulle sue principali attività: Pisa era stata valutata un Ateneo a "quattro stelle", con punte di cinque nelle aree della ricerca, dell'innovazione tecnologica e dell'accesso agli studi.

Nella classifica stilata dalla società Quacquarelli Symonds (fondata da Nunzio Quacquarelli nel 1990), Pisa ottiene infatti un'ottima classificazione per altre 10 discipline, piazzandosi tra il 100° e 150° posto al mondo nelle "Lingue moderne", e occupando tra la 150° e il 200° posizione nei settori della Chimica, della Farmacia, della Geografia, dell'Informatica, dell'Ingegneria chimica, dell'Ingegneria elettrica ed elettronica, della Matematica, della Medicina e della Statistica.  

La valutazione dei QS Rankings - che si basa principalmente su qualità della ricerca, indici di occupabilità dei laureati, numero di citazioni e impegno a favore dell'internazionalizzazione - offre lustro all'Università di Pisa, ma soprattutto pone ricorda che, volendo, la materia prima per lavorare ad un'economia della conoscenza, in Italia, è una delle poche che non scarseggia, ed attende solo di essere valorizzata.

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