[05/07/2012] News toscana

Beni comuni, a Grosseto l'acqua al centro della riflessione di 83 giovani artisti

Sorgente d'acqua, fonte d'arte. Quattro parole che sintetizzano un progetto artistico che intreccia l'arte contemporanea alla riflessione sui beni comuni, un concorso nazionale che ha coinvolto centinaia di giovani artisti italiani in un percorso creativo dedicato all'acqua intesa come elemento primordiale, fonte di vita e valore universale.

Il Premio Basi per l'arte contemporanea, giunto quest'anno alla seconda edizione, si apre giovedì 5 luglio in Maremma, con l'esposizione in cinque diverse location di 83 opere tra installazioni site specific, sculture e disegni tutte dedicate all'acqua. Un percorso promosso dal Comune di Grosseto e dall'Acquedotto del Fiora che coinvolge cittadini e artisti in una campagna di sensibilizzazione sui valori dell'acqua, della sua conservazione, del suo uso per la vita nonché del suo valore ancestrale e simbolico.

Nel suo rapporto privilegiato con i luoghi e i territori della Maremma, il premio sviluppa il suo percorso espositivo e di ricerca seguendo simbolicamente il viaggio dell'acqua,  dalle Sorgenti al Mare: la sorgente (Acquedotto del Fiora a Santa Fiora e sorgente dell'Ermicciolo a Vivo d'Orcia), la cava (Parco di pietra di Roselle), la città (il monumentale Cassero senese a Grosseto) e il mare (Castiglione della Pescaia).

Filo conduttore del Premio Basi è il rapporto speciale tra ambiente naturale e ricerca artistica, che vuole stimolare una riflessione sul territorio a partire dai concetti di arte pubblica e procedure installative site specific. In sostanza dunque, gli artisti hanno lavorato per sei mesi, attraverso visite e sopralluoghi, alla realizzazione di opere appositamente pensate, studiate e realizzate per integrarsi con l'area espositiva.

«La nostra intenzione - ha spiegato Barbara Madrigali direttrice del Premio Basi - è stata sin dall'inizio quella di far lavorare gli artisti all'interno di luoghi la cui fruizione deve essere rimessa al centro della vita della comunità, stimolando anche una riappropriazione affettiva di questi luoghi magnifici e inconsueti". Questo perché, ricorda la curatrice Silvia Petronici "l'arte contemporanea deve colmare sempre di più la distanza che c'è tra l'arte da museo e la gente che vive in un territorio, per cui i luoghi espositivi sono gli stessi della vita e diventano fruibili in modi nuovi».

Intorno al tema prescelto (ecosostenibilità, comportamento etico, condivisione e redistribuzione delle risorse, tutela dell'ambiente naturale, riqualificazione dell'ambiente urbano, arte come fenomeno pubblico) sono state individuate quattro categorie: quella dell'installazione site specific, la scultura pubblica, il disegno e la grafica a cui si aggiunge un premio speciale per la sezione Under25, riservata agli studenti o ex studenti delle scuole a indirizzo artistico e delle accademie di età non superiore ai 25 anni.

Cuore di tutto il progetto il Cassero Senese di Grosseto che per l'occasione, e per oltre un mese, apre le porte del suo giardino rendendolo nuovamente fruibile ai cittadini grossetani. «L'esposizione delle opere selezionate dal Premio Basi per l'arte contemporanea - ha detto l'assessore alla cultura del Comune di Grosseto Giovanna Stellini - rappresenta una tappa fondamentale di un percorso di valorizzazione di quello straordinario monumento cittadino che è rappresentato dalle Mura medicee e dalla sua fortezza, il Cassero Senese. Un luogo, geograficamente centrale ma per molto tempo al margine delle attività culturali cittadine, che vogliamo rivitalizzare perché torni ad essere vissuto e fruito dai grossetani, partendo proprio da una riflessione sull'elemento acqua, sulla redistribuzione delle risorse e sulla tutela dell'ambiente naturale e urbano».

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