[05/07/2012] News

Fukushima, č ufficiale: «Disastro nucleare causato dall'uomo»

Mente il Sole 24 Ore esulta con nostalgia per la ripresa del nucleare e dei progetti di nuove centrali in Giappone, Repubblica Ceca, Spagna, Polonia, Belgio e Bielorussia, dal Giappone arriva una notizia che conferma quanto gli esperti, le associazioni ambientaliste e gli attivisti nucleari avevano detto praticamente da subito, nel marzo del 2011, dopo il terremoto/tsunami che ha sconvolto il Giappone: la tragedia nucleare di Fukushima Daiichi è stata «creata dall'uomo».

A dirlo non sono i sempre più numerosi giapponesi che non voglio più il nucleare e che chiedono che i 49 reattori su 50 ancora fermi non ripartano più, ma la Commissione di inchiesta nominata dalla Dieta, la Camera bassa del Parlamento  giapponese (dominata dai filo-nuclearisti) in un rapporto di 600 pagine reso noto oggi  dice che «è chiaro che questo incidente è un disastro creato dall'uomo. I governi precedenti ed in carica in quel momento, le autorità di regolamentazione e la Tokyo Electric Power Company hanno fallito nel loro dovere di proteggere la vita della gente e la società». Un giudizio durissimo che non risparmia né i passati governi conservatori dominati dal Partito liberaldemocratico e dalla lobby nucleare,  né l'attuale instabile governo di centro-sinistra guidato dal  Partito democratico del Giappone.

Il gruppo di indagine della Dieta, istituito nel dicembre 2011, ha studiato la dinamica e le conseguenze del disastro nucleare di Fukushima Daiichi e il rapporto che ne è venuto fuori accusa direttamente l'ufficio  l'allora primo ministro Naoto Kan di interferenza nella risposta alla crisi nucleare e di aver così  interrotto la catena di comando dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo 2011. Il governo è anche accusato di non aver fornito sufficienti informazioni ai residenti vicino alla centrale nucleare, causando confusione nelle operazioni di evacuazione delle zone contaminate.

La commissione di indagine parlamentare ha lavorato 6 mesi per chiarire le cause del disastro nucleare,  lavorando  separatamente dall'altra commissione di inchiesta nominata dal governo, e ha sentito molti esperti e testimoni, tra i quali lo stesso ex-premiere Kan e Masataka Shimizu, presidente della Tepco al momento della tragedia nucleare. E' venuto fuori quello che molti sapevano già: la preponderanza dell'errore umano e l'incapacità della politica e dell'industria nucleare a gestire situazioni di emergenza che vengono volutamente ignorate fin dalla progettazione degli impianti e poi nella gestione quotidiana e delle emergenze. Il rapporto della Dieta, che dovrà essere discusso nelle due Camere del Parlamento giapponese,  sottolinea che nel disastro nucleare di Fukushima ancora in corso risulta «chiaramente il fattore umano» e che questo è il prodotto di un corto circuito politico-gestionale  "Tra governo, authority e gestore Tepco", a causa della «mancanza di governance tra di loro». Quindi la conclusione è che governo, autorità nucleari di controllo e Tepco  «hanno effettivamente tradito il diritto della nazione a essere al sicuro da incidenti nucleari».

Intanto, proprio mentre il Giappone ha la conferma di quanto fosse insicuro e politicamente pilotato dalla lobby atomica il suo "nucleare supersicuro", stamattina, alle 7,00 ora del Giappone, è entrato in rete il reattore 3 della centrale nucleare di Ohi, nella prefettura centrale di Fukui, mentre gli altri 49 reattori sono ancora fermi per controlli.

La Kansai Electric Company (Kepco) che gestisce la centrale ha spiegato che il reattore sarà a pieno regime entro il 9 luglio e il vice-ministro dell'industria Seishu Makino ha detto:  «Sono felice che il reattore possa ora contribuire ad un approvvigionamento stabile di energia per ospedali e sistemi di trasporto pubblico». Poi ha assicurato che «il governo continuerà a dare priorità alla sicurezza del funzionamento del reattore», parole che suonano abbastanza vuote e preoccupanti dopo le rivelazioni del rapporto  della Dieta sulle conseguenze delle "attenzioni" del governo a Fukushima Daiichi.

Come se non bastasse il Giappone ha riavviato i test per il famigerato impianto di  ritrattamento delle scorie nucleari di Rokkasho, nella prefettura di Amori, gestito dalla Japan Nuclear Fuel Limited. Il nuovo impianto di ritrattamento prevede la vetrificazione delle scorie liquide radioattive e che  punta al riutilizzo del combustibile nucleare esaurito per estrarre plutonio da utilizzare in un "nuovo processo nucleare". Il tutto è collegato alla produzione del contestatissimo e pericoloso Mixed oxide fuel (Mox) ed i test ripresi ieri erano stati sospesi  tre anni e mezzo fa, dopo ripetuti fallimenti e forti proteste delle comunità locali e degli attivisti anti-nucleari.

Ma la vetrificazione delle scorie liquide radioattive ed il Mox svolgono un  ruolo centrale nella politica nucleare del governo di riciclaggio del combustibile nucleare esaurito e di stoccaggio delle scorie, anche se dopo Fukushima Daiichi il governo sta rivedendo la sua politica sul "fuel-cucle" e le conclusioni dovrebbero essere rese note entro l'estate

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