[04/07/2012] News

Per Legambiente il Decreto Sviluppo vanifica gli impegni presi per la bonifica delle aree militari

Secondo Legambiente, il decreto sviluppo contiene un frutto davvero avvelenato:con una norma inserita nella versione pubblicata in Gazzetta Ufficiale,  il ministero della difesa risparmierà  sulle bonifiche dei  siti militari. Per il Cigno verde si tratta di un «un provvedimento scandaloso».

Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza spiega: «Abbiamo riscontrato con grande sorpresa e sgomento che nel decreto sviluppo messo a punto dal ministro dello sviluppo economico è stato introdotto all'ultimo momento un comma che modifica il Codice Ambientale (Decreto 152/2006), dando la possibilità di stabilire valori di soglia per gli inquinanti più elevati e di bonificare, quindi, solo parzialmente le aree militari e quelle ad uso esclusivo delle forze armate. Per avviare il necessario processo di bonifica ambientale per tutte le aree militari contaminate in Italia serve un adeguato piano di finanziamenti e non un escamotage che per limitare costi e tempi rinuncia al corretto risanamento del territorio».

Il presidente di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana, sottolinea amareggiato che «Per la Sardegna e per il Poligono di Quirra in particolare si tratta di una norma offensiva perché attraverso questo ‘trucco' si elude l'impegno assunto dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulle basi militari, che aveva quantificato in 100milioni di euro una prima valutazione dei costi delle bonifiche delle aree. A questo quadro negativo si aggiunge il timore per le misure ipotizzate dal provvedimento di revisione di spesa pubblica che prevedono un forte ridimensionamento delle risorse per il risanamento sull'uranio impoverito».

 

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