[03/07/2012] News toscana

Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue? Per ora pił problema che risorsa

«Il trattamento dei fanghi come possibile risorsa ambientale ed energetica può sembrare un argomento specifico per addetti ai lavori ma, in realtà, ha grande rilevanza per il futuro del pianeta», ha dichiarato Marco Frey, direttore dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna, nel corso del seminario "Il recupero dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue: una possibile risorsa".

Durante l'appuntamento, organizzato dalla Scuola Superiore Sant'Anna e da Acque SpA, il gestore idrico del Basso Valdarno, Frey ha precisato come in nell'ambito del trattamento dei fanghi un vincolo cogente da rispettare sia quello che punta a superare gli "ostacoli" che impediscono la chiusura virtuosa del ciclo di materia ed energia. In primo piano, dunque, l'incertezza creata dall'assenza di normative utili e univoche che siano in grado di disciplinare il settore.

«Non c'è ancora nessuna norma che regola l'uso dei fanghi in campo agricolo ed energetico- ha dichiarato Roberto Salvadori, di Acque SpA. In Italia siamo fermi ad un decreto del 1992 e anche in Europa le cose non vanno meglio. Il dilemma a cui non si riesce a dare una risposta concreta è: i fanghi di depurazione sono rifiuti da smaltire o una risorsa da utilizzare?». Massimo Aiello, Direttore tecnico Servizio acquedotto, depurazione e fognatura di Acque spa, ha aggiunto: «La mancanza di una regolamentazione ufficiale ha causato la frammentazione del processo di depurazione, con gravi impatti di carattere economico e ambientale».

Per questi motivi la ricerca e l'innovazione, che pure hanno sperimentato modi attraverso i quali il riciclo dei fanghi può essere una risorsa, sono attualmente frenate nello sviluppo di tutte le loro potenzialità. Durante gli interventi docenti universitari, politici ed esperti del settore, hanno sottolineato la necessità di costituire una filiera per il trattamento dei fanghi, che permetterebbe di avere un controllo totale sui vari processi di lavorazione, e potrebbe offrire opportunità per le aziende nel settore della cosiddetta green economy, ma la strada per arrivare a questo obiettivo pare ancora lunga.

 «L'intenzione è dare maggiore enfasi ai cicli integrati delle risorse, stando attenti a non imbattersi in vincoli normativi che possono frenare lo sviluppo della green economy. La questione è annosa ma di cruciale importanza: bisogna trovare soluzioni efficaci per potenziare la green economy rispettando le norme ambientali e legislative», ha concluso Frey.    

 

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