[03/07/2012] News

Massacro di Okapi nella Repubblica democratica del Congo

Il direttore tecnico dell' de l'Institut congolais pour la conservation de la nature (Iccn), Guy Mbayina, ha detto che «gli autori del massacro degli okapi della stazione di Epulu, nella  provincia Orientale, nel nord-ovest della Repubblica democratica del Congo (Rdc), saranno portati davanti davanti alla giustizia internazionale».

Il 24 giugno le milizie armate tribali Mai Mai Simba del capo Morgan hanno preso d'assalto la stazione di Epulu ed hanno  massacrato 15 splendidi okapi (Okapia johnstoni) (uno dei mammiferi più rari del mondo e il più vicino parente delle giraffe) che vivevano in cattività nel centro dal 1987. Subito si credeva che gli okapi uccisi fossero 13, poi 14, ma  alla fine è morto anche l'unico okapi superstite che era stato ferito. I miliziani hanno  raso al suolo la struttura e distrutto tutte le attrezzature.

Il principale responsabile della Réserve de faune à Okapis, Ghislain Somba,è disperato. «E' veramente un colpo duro  per l'Institut congolais pour la conservation de la nature in generale e per la riserva della fauna di Okapis d'Epulu in particolare. Gli assalitori hanno circondato la stazione di Epulu ed hanno proceduto alla distruzione di massa di tutti gli animali che erano in cattività».

Ieri Mbayina, durante una conferenza stampa a  Kinshasa ha confermato che la banda di Morgan è  la sola responsabile dell'insensata mattanza degli okapi, una specie a rischio di estinzione, e anche dell'omicidio di due guardiaparco. «Due guardiaparco esperti uccisi, 15 okapi massacrati, è un vero dramma per il Paese - ha sottolineato  Mbayina - Questi okapi svolgono un ruolo molto importante nel loro ecosistema. Questa specie animale rara è emblematica della fauna della Repubblica democratica del Congo. Gli okapi sono l'emblema della  Repubblica democratica del Congo. Gli autori di questi crimini devono essere condannati a vita».

John Lukas, a capo dell'Okapi Wildlife Reserve è distrutto. «Non ci sono parole per descrivere la perdita degli Okapi della stazione, alcuni dei quali erano  ospitati da più di 23 anni e tutti avevano superato illesi 7 anni di guerra civile. Erano gli ambasciatori di tutta la  fauna selvatica della foresta ed hanno aiutato per oltre 25 anni ad educare i visitatori della stazione sulle meraviglie della diversità della vita nella foresta pluviale. L'attacco è stato una rappresaglia per i recenti sforzi per fermare la caccia di frodo degli elefanti e le miniere nella riserva. Deve essere chiaro che i ribelli Mai Mai Simba non stanno combattendo per una causa politica. Questo gruppo è composto da bracconieri di elefanti e da minatori illegali. L'attacco alla stazione di Epulu è stato una rappresaglia per gli impegni più recenti dai ranger dell'Iccn che hanno sconvolto il bracconaggio e le attività estrattive nella parte meridionale della Riserva. I ribelli vogliono essere liberi di riaprire le miniere e di bracconare la fauna selvatica senza interferenze». Secondo Lukas l'attacco non era del tutto inaspettato: «Da marzo di questo anno l'Iccn ed i suoi partner ad Epulu avevano richiesto assistenza, dato che era evidente che c'era in preparazione un'azione di ritorsione da parte di questi ribelli. La mancanza di risposta a queste richieste ha già portato ad un terribile perdita di vite umane».

Da  Mambasa, nella provincia Orientale, è partito un appello all'Unesco ed alla  Comunità internazionale perché investano nella protezione degli okapi di Epulu. Il presidente della  Société civile di Mambsasa, Martin Mbasana, ha denunciato anche «l'invasione e lo sfruttamento illegale dei minerali nel sito della riserva della fauna ad  Okapis da parte di diverse persone. Questo sito del Patrimonio mondiale dell'Unesco è in pericolo. Lanciamo un appello al governo congolese ed alla comunità internazionale perché intervengano il più rapidamente possibile per salvaguardare questo sito dallo sfruttamento illegale dei minerali e dal bracconaggio». Ma proprio l'Unesco ha chiesto al governo della Rdc di proteggere meglio i suoi siti Patrimonio dell'umanità in pericolo.  

L'Okapi Conservation Projec ha lanciato un appello urgente per raccogliere fondi per ricostruire le strutture rase al suolo dalle milizie Mai Mai e per rafforzare le pattuglie anti-bracconaggio: «Tutti i nostri pensieri sono per la gente di Epulu e per le famiglie che hanno perso i propri cari. Ringraziamo i nostri amici per la loro preoccupazione in questo periodo tragico e sappiamo che con il vostro sostegno all' Okapi Conservation Projec Iccn potremo lavorare insieme per salvaguardare la foresta, la casa dell'okapi».

 

 

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