[29/06/2012] News toscana

Per Goletta Verde «Il cemento č il vero pericolo per la costa della Toscana»

Il caso del porto di Marina di Carrara

I dati della Toscana presentati oggi da Goletta Verde sono confortanti per  quanto riguarda l'inquinamento microbiologico che sembra essere in gran parte delle acque sotto controllo, ma Legambiente sottolinea che «Un altro pericolo minaccia l'ecosistema regionale: le coste toscane sono da sempre ambitissime dalle lobby del cemento, sia autoctone che provenienti da fuori regione. A farne le spese sono principalmente l'Arcipelago Toscano, l'Argentario e la Versilia». Come emerge dai dati dell'edizione 2012 del Dossier di Legambiente "Mare monstrum", «La Toscana nel 2011 si aggiudica il settimo posto nella classifica nazionale per infrazioni complessive commesse ai danni del mare e delle coste ed il sesto posto per le illegalità nel ciclo del cemento»

Secondo Mare Monstrum «Sono state complessivamente 837 le infrazioni compiute ai danni del mare e delle coste, provocando ben 997 arresti e 125 sequestri, numeri tali da far meritare alla regione Toscana il settimo posto nella classifica nazionale del mare illegale. Facendo poi un focus tematico sul cemento, si scopre che durante l'anno appena trascorso, sono stati 178 i reati urbanistici registrati nel ciclo del cemento (l'anno precedente erano stati 104), che hanno portato a denunciare 188 persone». 

Ma anche quest'anno i rischi maggiori per la salvaguardia del litorale toscano arrivano però dalle operazioni legali, in particolare dagli «interventi adottati sulla base di Piani urbanistici e scelte politico-amministrative dettate da esigenze, magari solo apparenti, di rilanciare il settore turistico, di élite e di massa. E la minaccia che tratti importanti del litorale toscano posso finire sotto l'onda d'urto di progetti di cementificazione forzata, seppure con le carte a posto, è sempre dietro l'angolo».

Il presidente di Legambiente Toscana, Fausto Ferruzza (nella foto), ricorda che  «Con la Goletta Verde, abbiamo consegnato la Bandiera Nera a  Francesco Bellavista Caltagirone, per il progetto di sistemazione urbanistica intorno al porto di Carrara. Questa denuncia è per dire basta alle inutili colate di cemento sulla costa che deturpano il paesaggio e favoriscono solo interessi privati, come a  Marina di Massa, dove è in fase di pianificazione il progetto che prevede, attorno al nuovo marina, quaranta appartamenti, un residence a tre piani, uno yacht club, una piazza da seimila metri quadrati e il "mini-grattacielo, una torre di otto piani sul mare.

Le amministrazioni comunali guardano con molto interesse all'iniziativa, poiché in ballo ci sono investimenti per 250 milioni di euro. Come Legambiente, al contrario, sosteniamo che l'ampliamento del porto di Carrara esporrebbe il territorio apuo-versiliese ad un elevato rischio idraulico e idrogeologico, accentuerebbe l'erosione costiera nel comune di Massa e probabilmente fin verso la Versilia, interessando i comuni di  Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta. Un' altra opera inutile che congestionerebbe con il traffico indotto il sistema viario già oggi insufficiente, non apporterebbe alcun valore aggiunto alla popolazione, ma solo alle tasche di chi con il cemento si arricchisce».

 

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