[26/06/2012] News toscana

Acquisti verdi negli enti pubblici, al via il premio di Legambiente "Ri-prodotti e ri-acquistati"

Se c'è una cosa che greenreport.it ha sempre criticato nel corso degli anni, quella era l'iniziativa di Legambiente dedicata ai Comuni ricicloni, quando in realtà si mettevano in evidenza le buone performance dei diversi comuni sulle percentuali di raccolta differenziata, che è cosa ben diversa dal riciclo effettivo, che invece presuppone una filiera industriale alle spalle: la raccolta differenziata ha senso se è finalizzata all'effettivo riciclo dei materiali raccolti.

Legambiente Toscana pare aver colto le nostre critiche (costruttive) e infatti per quest'anno ha indetto in collaborazione con Revet  il "Premio Ri-prodotti e Ri-acquistati", che vuole correttamente suggellare  il comportamento delle amministrazioni toscane più virtuose nell'acquisto dei "Ri-prodotti" derivati dalle plastiche eterogenee delle raccolte differenziate, e che saranno premiate nell'ambito di Puliamo il mondo, a fine settembre 2012.

«Ri-prodotti e ri-acquistati in Toscana è senza dubbio il miglior progetto regionale di cui siamo stati partner negli ultimi anni. Dare un senso alle nostre raccolte differenziate, arrivando a toccare con mano prodotti in plastica riciclata belli, salubri, confortevoli e duraturi, è oggetto della nostra più convinta approvazione» ha detto Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana.

Nei mesi scorsi, infatti, in molti parchi pubblici toscani sono stati installati i primi arredi urbani (panchine, giochi, scivoli, staccionate, fioriere...) comprati dai comuni virtuosi che hanno partecipato al bando indetto dalla Regione nell'estate scorsa, che incentivava, con oltre un milione di euro, l'acquisto dei Ri-prodotti. In base agli ordini effettuati dalle singole amministrazioni, sarà redatta la graduatoria che permetterà di premiare gli enti più virtuosi.

«Siamo partiti dal mercato e dal prodotto finale e abbiamo investito in ricerca per mettere in condizione le imprese di scegliere di realizzare i loro prodotti con materiale riciclato meccanicamente, a partire dalle plastiche eterogenee che altrimenti sarebbero state destinate al recupero energetico. E' questo - ha spiegato il presidente di Revet Valerio Caramassi - il valore aggiunto dei Ri-prodotti in Toscana ed è per questo che l'intervento delle amministrazioni con sistemi di incentivazione è indispensabile per riuscire a colmare quel delta di costo rappresentato dalle inevitabili spese aggiuntive della filiera industriale del riciclo, che continueranno a essere alte fintanto che il mercato non sarà abbastanza aperto da livellare autonomamente i prezzi. Con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili».

Nell'ultimo anno, dunque, l'attenzione di Revet si è focalizzata sulla frazione dov'è più difficile trovare sbocchi: le plastiche miste (corrispondenti al 55% degli imballaggi plastici). Con partner convinti e tutti toscani e con il contributo della Regione, dalla fase di ricerca si è arrivati alla messa in produzione e commercializzazione dei Ri-prodotti in Toscana, manufatti nella cui composizione è presente il materiale plastico da Revet processato: componenti di scooter Piaggio (Pontedera); articoli casalinghi in vendita nella rete Unicoop Tirreno (Nella foto) realizzati da Utilplastic (Larciano); arredi per esterni (Tlf, Chiusi della Verna); parti di prefabbricati (Shelbox, Castelfiorentino); sedie di design (Segis, Poggibonsi), accessori per l'agroindustria (Capp Plast, Campi Bisenzio).

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