[22/06/2012] News

Cinquant'anni dopo "Primavera silenziosa", continua l'attacco alla scienza

Quando nel 1962 venne pubblicato "Silent Spring", la sua autrice Rachel Carson fu sottoposta a feroci attacchi personali che nulla avevano che fare con la scienza o in merito all'uso dei pesticidi. Questi attacchi trovano oggi un parallelo inquietante nelle campagne contro scienziati del clima che evidenziano un mondo in rapido riscaldamento.

Sì, più le cose cambiano, più rimangono le stesse. Più di un secolo e mezzo dopo che è apparso L'origine delle specie di Darwin, quasi la metà degli adulti negli Stati Uniti ancora non crede che esista l'evoluzione. E 50 anni dopo la pubblicazione nel 1962 di Primavera silenziosa, gli oppositori ancora stillano rabbia da posizioni lungamente radicate di ignoranza contro Rachel Carson e la sua innovativa critica dell'uso di pesticidi.

I paralleli con l'assalto di oggi sulla scienza del clima sono impressionanti. I personali attacchi al vetriolo che sono stati rivolti alla Carson, sono ripresi oggi con l'assalto organizzato agli scienziati che ci portano prove incontrovertibili che i gas serra stanno rapidamente riscaldando il pianeta. Ma Carson ha assaporato una vittoria che gli scienziati del clima di oggi non hanno ancora gustato: il suo libro ha stimolato azioni concrete per ridurre l'uso di pesticidi che causavano un danno diffuso.

Sono arrivato al libro della Carson da un'angolazione particolare. Diversi anni dopo la sua morte nel 1964, il suo editore Houghton Mifflin mi ha chiesto di portare la storia della pubblicazione del libro fino all'attualità e il mio lavoro è apparso nel 1970 con il sibilante titolo "Since Silent Spring". La Carson, lo sapevo, era un obiettivo improbabile per le polemiche. Era stata una biologa marina alle dipendenze di quello che oggi è l'US Fish and Wildlife Service. Come autrice di numerosi libri ben scritti e molto acclamati sul mare, era probabilmente il più noto scrittore scientifico al mondo. Ma alla fine degli anni ‘50, nella Carson era cresciuto il disagio per l'avvelenamento di terra e mare dalla massiccia e indiscriminata raffica post-bellica di nuovi pesticidi contro le limantrie, gli insetti nocivi che infestano il cotone ed altri insetti parassiti.

Da persona molto riservata, era riluttante a parlare e, infatti, ha invitato altri persuasivi scrittori, tra cui E. B. White, ad assumersi il compito di diffondere le cattive notizie. La Carson era già affetta dal cancro che l'avrebbe uccisa. Eppure, con il suo background scientifico, fece il passo e lavorò per quattro anni, documentando come le sostanze chimiche stavano distruggendo uccelli, pesci ed altri animali selvatici e il tracciando la crescente evidenza delle loro minacce a lungo termine per gli esseri viventi. Ha sottolineato gli errori nell'afferrare i principi biologici, che hanno incoraggiato la diffusione di sostanze chimiche mortali attraverso l'ambiente aperto e ha descritto i conseguenti fiaschi e disastri. Ha proposto alternative e ha invitato a intensificare la ricerca sugli effetti di queste sostanze chimiche su tutte le forme di vita, incluso l'uomo.

Nel giugno del 1962, The New Yorker pubblicò il primo dei tre capitoli del suo libro, Houghton Mifflin fece uscire "Silent Spring" nello stesso mese di settembre. Ci si aspettava un attacco sul suo contenuto da parte dei rappresentanti dell'industria chimica e dei loro alleati politici, ma non con il tipo di virulenza e di animosità personale che si materializzò. In ogni caso, gli attacchi sono stati sterili per sostanza scientifica.

Un funzionario della Nutrition Foundation sostenne che "Pubblicisti e seguaci dell'autrice aderiscono ai fanatici alimentari, ciarlatani della salute gruppi di interesse hanno promosso questo libro come se fosse scientificamente inappuntabile e scritto da uno scienziato». Il direttore del New Jersey Department of Agriculture scriveva: "In qualsiasi programma su larga scala contro i parassiti, ci troviamo immediatamente di fronte alla contestazione di un gruppo di vociferanti e male informati del nature-balancing, del giardinaggio biologico, di amanti degli uccelli, una cittadinanza irragionevole che non è convinta dell'importante posto che la chimica ha nell'agricoltura e nella nostra economia".

Altra letteratura ha variamente accusato la Carson di essere "Una sacerdotessa della natura", "Un amante degli uccelli" e un'aderente a qualche setta mistica. Un funzionario del Federal Pest Control Review Board rise in pubblico durante una sua audizione nella quale rimarcò: «Penso che sia una zitella. A cosa serve essere così preoccupata per la genetica?".

Un tale uso del vetriolo è molto evidente oggi tra i global warming skeptics ed i ridicoli negazionisti che molestano, e persino minacciano, scienziati del clima di spicco come Michael Mann della Penn State. Lo scientificamente infondato pensiero magico esposto dai critici della Carson si ripete in artisti del calibro del Sem nato dello Stato della North Carolina che ha recentemente approvato una legge sulla gestione della costa che vieta anche solo di prendere in considerazione la possibilità di un futuro aumento del livello del mare.

Quando ho iniziato a lavorare sul mio follow-up del libro della Carson, in un primo momento ero perplesso dalla risposta incendiaria e talvolta dall'ostilità dimostrato a "Primavera silenziosa" da parte di alcuni scienziati legittimati. mi accorsi ben presto che tra chi allora praticava l'entomologia c'erano ampiamente difensori predeterminati dell'utilizzo sontuoso dei pesticidi. Un grande passo in quel processo aveva avuto luogo nei primi anni ‘50, quando l'American Entomological Society si associò con l' American Association of Economic Entomologists.

Sebbene il gruppo allargato includesse molti biologi, questi si sentivano superati in numero dai chimici, tossicologi e da altri, la cui missione era semplicemente quello di distruggere gli insetti. ("Queste persone detestano insetti" mi disse un biologo ricercatore. "La loro vita è una crociata contro di loro.") Al momento della pubblicazione di " Silent Spring", l'American Entomological Society elencava tra i suo "soci sostenitori" Velsicol, Monsanto, Shell Chemical Company ed altre corporations chimiche. Le critiche delle associazioni alla Carson erano strettamente parallele a quelle delle loro industrie associate.

I biologi delle università diventarono vulnerabili alla pressione. Robert L. Rudd, uno zoologo dell'Università della California, stava scrivendo un libro sugli effetti dei pesticidi sull'ambiente nello stesso tempo in cui stava scrivendo la Carson. I due scienziati avevano idee simili sui pericoli indotti da un uso sfrenato della chimica. Impeccabilmente scientifico nel suo approccio, tuttavia, Rudd ha avuto problemi a pubblicare il suo libro (Pesticides and the Living Landscape). Il manoscritto ha subito infinite revisioni, prima di vedere finalmente la pubblicazione nel 1964. Ma a un prezzo per Rudd: ha perso una promozione ed è stato rimosso dalla suo posto alla California Agricultural Experiment Station.

Nelle ricerche per il mio libro, ho scritto ad un ecologista di primo piano che conoscevo in uno dei colleges locali sovvenzionati che sono strettamente collegati all'industria agricola. Gli ho chiesto di mettere su carta quello che aveva pubblicato circa gli effetti nocivi di lunga durata dei pesticidi sugli uccelli. Mi ha risposto che al momento era troppo occupato per rispondere dettagliatamente alle mie domande. Quando l'ho incontrato di nuovo alcuni anni dopo, si è scusato per il "brushoff" e mi ha spiegato timidamente che non aveva voluto mettere a repentaglio la posizione del suo co-autore (o di se stesso, ovviamente) associandolo direttamente ad un libro di Rachel Carson.

Per alcuni scienziati, a quanto pare, "Silent Spring" era una polemica, una diatriba. Non avrebbe presentato le due facce della questione: come scienziato, insistevano suoi critici, lei avrebbe dovuto presentare sia i pro che i contro dell'uso estensivo dei pesticidi. Ma quello era solo il suo punto di vista. La Carson non vedeva alcun motivo per lodare l'uso dei pesticidi così come effettuato al momento, ma tali argomenti promozionali erano comparsi per anni in un filone della letteratura delle compagnie ad associazioni chimiche, della stazioni agricole sperimentali e delle grandi università sovvenzionate.

Così Carson è stata bastonata. Il suo libro non è un teorema matematico. Si tratta di un argomento studiato con attenzione, del tutto motivato ed elegantemente scritto su quello in cui lei credeva appassionatamente fosse il bene pubblico. E' un prodotto della sua coscienza sociale, ma non la diatriba che i suoi critici lamentano. Lei non ha chiesto il divieto di tutti i pesticidi, ma soprattutto degli idrocarburi clorurati di lunga durata come il Ddt il cui spostamento nell'ambiente non può essere contenuto e i cui residui, essendo liposolubili, sono stoccati nei tessuti animali e riciclati attraverso la catena alimentare.

"Non è mia opinione che gli insetticidi chimici non dovrebbero mai essere usati - ha scritto - Sostengo che abbiamo messo sostanze chimiche velenose e biologicamente potenti indiscriminatamente nelle mani di persone in gran parte o del tutto ignoranti del loro potenziale di danno... Io sostengo, inoltre, che hanno permesso che queste sostanze chimiche fossero utilizzate con indagini che prevedono poco o niente i loro effetti sul suolo, l'acqua, la fauna o l'uomo stesso".

Nonostante alcuni errori minori nel lavoro di Carson (ad esempio, che i pettirossi americani avrebbero dovuto fronteggiare l'estinzione per l'impiego dei pesticidi), i biologi hanno trovato "Silent Spring" persuasivo. Nel decennio successivo alla sua morte, gli Stati Uniti hanno vietato il Ddt ed alcuni altri prodotti chimici per la maggior parte degli usi, sulla base non solo del suo libro, ma anche di molte ricerche successive.

Eppure, curiosamente il cecchinaggio contro di lei continua ancora oggi, a volte con feroce intensità. Un aspetto ironico dell'assalto all'eredità della Carson negli ultimi anni è che non è più focalizzato sulla scienza. I critici hanno sostituito i "vecchi castagni" che attaccano la sua competenza professionale, con una nuova virata: la correttezza politica. I più isterici dei suoi avversari, tra i quali noti climate change deniers quali il defunto romanziere Michael Crichton, hanno anche bollato la Carson come "Assassina di massa", responsabile della morte di milioni di bambini africani per malaria perché il suo lavoro ha portato ad un bando del Ddt. Ritraggono così un'élite bianca, incurante delle vite africane.

Così, come con l'odierno dibattito sul global warming, la politica trionfa sulla scienza. Nella mentalità bizantina dei think tank della destra, le preoccupazioni per la salute ambientale riflettere un "mind-set" senza Dio, anti-business, anti-americano. Questi critici non menzionano il fatto che il Ddt è stato vietato negli Stati Uniti e in altri Paesi, ma è globalmente ancora disponibile, né anche che, da quando Silent Spring è stato pubblicato la prima volta, l'importanza Ddt contro la malaria è notevolmente diminuita perché le zanzare hanno evoluto una resistenza chimica, né che i pesticidi alternativi, così come i farmaci che attaccano il parassita della malaria e le reti anti-insetti, sono più praticabili rispetto all'utilizzo del Ddt.

Ironicamente, molti degli acerrimi critici della Carson sono creazionisti, che negano l'esistenza della stessa evoluzione che modella quegli insetti e li rende resistenti ai pesticidi. Costoro si sarebbe sentiti a casa nel 1859, sostenendo che nonno di Darwin potrebbe essere stata una scimmia, ma essi stessi non si sono mai evoluti. Ma gli estremisti di oggi nelle università, nelle legislature statali e nel Congresso hanno capito che la cattiva scienza non può vincere contro una buona scienza. Quindi, sia che il problema sia i pesticidi o il cambiamento climatico, hanno cercato una vittoria nelle pubbliche relazioni per confondere importanti questioni scientifiche con attacchi personali e la politica.

* Frank Graham, Jr. è stato per più di 40 anni redattore capo di Audubon. È autore di diversi libri, tra i quali "Disaster by Default" e "Since Silent Spring", Per 10 anni, insieme a sua moglie Ada ha pubblicato "Audubon Adventures", il giornale per i bambini della Audubon Society.

Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno su "Yale Environment 360" con il titolo "Fifty Years After Silent Spring, Assault on Science Continues"

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