[19/06/2012] News toscana

Sisma in Emilia: mentre continuano le scosse si moltiplicano le iniziative a sostegno delle popolazioni colpite

Ad ormai un mese dalla prima scossa di terremoto registrata il 20 maggio scorso, il sisma in Emilia continua a farsi sentire. Durante la notte sono state cinque le scosse rilevate, la più violenta con magnitudo 3.2, come ha informato l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ed epicentro tra le province di Modena e Mantova.

I cittadini della vasta area colpita sono provati dalla lunga sequenza sismica che pare non avere fine. Sono quasi 15mila le persone assistite in tre regioni (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto), dal Servizio nazionale della protezione civile che ha allestito 39 campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel. Ci sono poi le persone sistemate nelle tende che in questi giorni devono fare i conti con una particolare ondate di caldo. 

Mentre proseguono le valutazioni di agibilità post- sismica su edifici pubblici e privati (ne sono state fatte oltre 10mila), le verifiche speditive dei vigili del fuoco (41000) e si tenta lentamente di riprendere (i più "fortunati") l'attività lavorativa, continuano ad arrivare aiuti e supporti da tutta Italia. Istituzioni, associazioni di categoria, professionisti, semplici cittadini si sono messi a disposizione delle amministrazioni locali delle aree colpite dal sisma o della Protezione civile che coordina la fase di emergenza, per dare il loro apporto in base alle specifiche competenze.

Ad esempio l'Anab (Associazione nazionale architettura bioecologica), ha messo a disposizione dallo scorso 26 maggio, un gruppo di 60 tecnici provenienti da tutta Italia, che stanno prestando, a rotazione e gratuitamente, un servizio di supporto all'Amministrazione comunale di Medolla (MO) per i sopralluoghi agli edifici per una prima valutazione statica. Anab informa che intende «implementare l'attività di volontariato mettendo a disposizione delle Amministrazione Locali i propri Tecnici per le attività di recupero del patrimonio edilizio e monumentale danneggiato dal sisma e, se veramente indispensabile, per la realizzazione di nuove costruzioni e/o di manufatti temporanei di utilizzo immediato, secondo i principi del progettare e costruire sostenibile, perché alla "catastrofe della natura" non si aggiunga anche una "catastrofe degli uomini", anche se mossi da sani principi ma che di fatto implementa ulteriormente la cementificazione del territori, una strada già percorsa con tutte le contraddizioni che ha causato».

Particolare impegno a sostegno delle popolazioni terremotate è arrivato dalla Toscana. La Regione ha allestito il campo di San Possidonio in provincia di Modena, dove oggi tra l'altro è stata preparata una sorpresa per i bambini che alloggiano nella struttura. «Per loro è stata organizzata, una gita al mare. Parteciperanno circa una ventina di ragazzini, per i quali sono stati cercati costumi da bagno e altri accessori per la spiaggia- informa l'attuale capocampo Manuela Lagazzi della Sala operativa regionale- Anche questo è il segnale di una vita che vuole caparbiamente riprendere il suo normale corso».

La Regione Toscana ha partecipato da subito alla fase di emergenza in Emilia e all'opera di soccorso, mobilitando l'intero sistema della Protezione civile regionale con tutte le sue componenti, dunque non solo volontariato ma anche province e comuni che hanno partecipato, e tutt'ora partecipano insieme con la Regione, all'allestimento ed alla gestione del campo di accoglienza della popolazione. «Un atto di solidarietà doveroso e giusto» ha ribadito il presidente Enrico Rossi. Il campo toscano di San Possidonio, uno dei comuni colpiti, è arrivato a ospitare oltre 300 cittadini sfollati e attualmente ne ospita 207, in grande maggioranza cittadini extracomunitari, provenienti dall'Africa settentrionale e centrale, da Pakistan, India, Cina, Romania. La Toscana ha anche risposto alla richiesta della Regione Emilia-Romagna di invio di personale specializzato nella verifica di agibilità degli edifici. E fin dal primo giorno, sta inviando ogni giorno 6 tecnici (questo il contingente richiesto) che operano a Mirandola e nei comuni limitrofi. Un impegno che proseguirà per ora, fino alla fine di luglio. Oltre al proprio personale, gli uffici del Genio civile coordinano anche l'invio delle squadre di tecnici toscani - provenienti da province e comuni - specializzati e abilitati a effettuare controlli e verifiche di agibilità degli immobili.

Per quanto riguarda la raccolta fondi da destinare all'Emilia si stanno moltiplicando le iniziative di solidarietà. Ad esempio i Giovani Democratici di tutta la Toscana, in collaborazione con Cgil Toscana, Arci Toscana, Coop-Unicoop Firenze e Tirreno, stanno organizzando le "Cene per l'Emilia". A Livorno l'iniziativa si svolgerà al Circolo Arci Salviano (via di Salviano 542, Livorno) venerdì 22 giugno alle ore 21. I fondi raccolti (il costo della cena è 15 € a persona) saranno utilizzati per il progetto "Adottiamo le scuole", lanciato dal comune di Camposanto e promosso dai Giovani Democratici di Modena e dell'Emilia Romagna, per la ricostruzione delle scuole di Camposanto, uno dei comuni più colpiti dal terremoto (sono ben accette anche offerte da persone che non partecipano alla cena. Per info e prenotazioni, scrivere a gd.livorno@gmail.com o telefonare al 328/0355733).

A Grosseto invece la cena si terrà mercoledì 20 giugno (ore 20.00) nella sala della Fondazione "Il Sole". L'iniziativa promossa dai Giovani democratici e all'Unione comunale del Pd di Grosseto è stata resa possibile anche grazie alla fornitura gratuita di una parte del cibo, vino e acqua da parte di Unicoop Tirreno, Etruria Scarl (Conad), Caseificio dell'Amiata - Gruppo Alival, Inca Carni, e alla Fondazione Il Sole che ha messo a disposizione gratuitamente la sala. Il Pd, ha tenuto a ringraziare Rete Impresa e Leonardo Pinto di Cooplat per aver messo a disposizione un camioncino e un autista per il trasporto a Modena dei 25 quintali di beni di consumo raccolti grazie alla colletta che si è svolta lunedì 11 e giovedì 16 presso alcuni supermercati Unicoop e Emi di Grosseto.

 

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