[12/06/2012] News

Sblocchiamoli – come sottrarsi alla mercificazione dei beni comuni

Nella corsa che vede impegnata tutta la società civile  verso  il Vertice dell'Ambiente di "Rio + 20" (dal 20 al 22 giugno),  anche la campagna "Sblocchiamoli, cibo salute e saperi senza brevetti" lanciata da un gruppo di ong associazioni e università,  spera di arrivare con qualcosa di concreto  per la comunità internazionale: la ratifica da parte del governo italiano e dell'Unione Europea del protocollo di Nagoya, adottato dalla convenzione sulla biodiversità biologica il 29 ottobre 2010.  Lo hanno chiesto lo scorso 5 giugno,  giornata Mondiale dell'Ambiente i responsabili e i rappresentanti della campagna, tra cui COSPE, in una conferenza a Roma. «Il protocollo di Nagoya - dice Monica di Sisto responsabile advocacy della campagna - mira a una giusta e equa condivisione dei benefici che derivano dall'utilizzo delle risorse genetiche. Un elemento fondamentale per la tutela dei beni comuni dalla mercificazione della natura». «La ratifica del protocollo dal parte del nostro Governo e dell'Unione Europea prima del vertice di Rio+20 - ha aggiunto Alberto Zoratti consulente della Campagna per i temi dell'Ambiente e della Biodiversità - sarebbe un passo importante a livello internazionale per la tutela attiva della biodiversità nei confronti di un mercato ancora troppo attento a facili profitti a spese di ecosistemi e diritti delle comunità». 

La tutela della biodiversità e i pericoli insiti nella troppo gereica definizione di green economy sono anche tra gli argomenti principali portati da Pat Mooney in difesa della campagna intervenendo alla conferenza  rivolta agli enti locali che si è tenuta lo scorso 26 maggio a Terra Futura "Sblocchiamo regioni, province e comuni!": «Oggi un'azienda  - ha detto lo studioso canadese - può brevettare una sequenza di dna, rivendicandola poi come di propria appartenenza. Questa è la cosiddetta green economy di oggi».

La richiesta di Sblocchiamoli è stata inviata  a Corrado Clini, Ministro dell'Ambiente, a Renato Grimaldi, Direttore Generale Direzione Protezione della Natura e del Mare - MATTM del Ministero dell'Ambiente e a  Paolo Soprano, Vicepresidente del Preparatory Committee di Rio+20 e funzionario del Ministero dell'Ambiente che sta seguendo il negoziato per l'Italia. Ancora non si hanno risposte e ci toccherà aspettare Rio per capire quante delle richieste della società civile entreranno davvero e concretamente nelle agende dei grandi.

Per maggiori info sulla campagna: www.sblocchiamoli.org

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