[01/06/2012] News

Emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 6): nuove disposizioni

L'Ue modifica i regolamenti (715/2007e 692/2008) sulle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 6). E lo fa con un nuovo regolamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi.
Il nuovo regolamento prevede due fasi per l'applicazione dei valori limiti dei sistemi diagnostici di bordo (Obd) e definisce un numero standard di particelle (Pn) per l'omologazione dei veicoli con motore ad accensione comandata secondo le norme Euro 6.

Dunque, analogamente a quanto fissato per i veicoli diesel Euro 6 (dove il valore limite per il numero di particelle emesse pari a 6 × 10 11 #/km) viene applicato ai veicoli a iniezione diretta ad accensione comandata il limite all'emissione del numero di particelle pari a 6 × 10 12 #/km. Questo perché non vi sono elementi per ritenere che le particelle emesse da tali motori presentino una tossicità specifica inferiore rispetto al particolato emesso dai motori diesel.

Per misurare le emissioni di particelle dei veicoli ad accensione comandata, viene attualmente utilizzato il protocollo di misurazione Pmp (Particulate Measurement Programme) elaborato per i veicoli a motore diesel. Tuttavia, è comprovato che la gamma di dimensioni e le composizioni chimiche delle emissioni di particelle dei motori ad accensione comandata possono discostarsi da quelle dei veicoli a motore diesel. Occorre tenere costantemente sotto controllo la gamma di dimensioni e la composizione chimica delle particelle, nonché l'efficacia dell'attuale tecnica di misurazione per controllare le emissioni di particelle nocive. In futuro potrebbe rendersi necessaria una revisione di tale metodo di misurazione per i veicoli con motore ad accensione comandata.

In base alle conoscenze odierne, il livello di particelle emesse dai motori convenzionali a iniezione indiretta (port fuel injection, PFI), che iniettano il combustibile nei collettori di aspirazione o negli orifizi d'ingresso piuttosto che direttamente nella camera di combustione, è basso. Sembra quindi giustificato limitare per il momento l'azione normativa ai veicoli con motori a iniezione diretta, pur seguitando a condurre ulteriori ricerche e controllare il livello delle emissioni di particolato di tutti i motori ad accensione comandata, in particolare per quanto riguarda la gamma di dimensioni e la composizione chimica delle particelle emesse nonché le emissioni nelle condizioni reali di guida. La Commissione dovrebbe inoltre proporre ulteriori provvedimenti normativi ove necessario, anche tenendo conto della quota di mercato futura dei motori PFI.

Dunque, il regolamento del 2007 (il numero715) e il regolamento del 2008 (il numero 692) riguardano l'omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 e Euro 6) e all'ottenimento di informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo, stabiliscono le prescrizioni tecniche comuni per l'omologazione di veicoli a motore e parti di ricambio riguardo alle loro emissioni e fissa norme sulla conformità in servizio, sulla durata dei dispositivi di controllo dell'inquinamento, sui sistemi diagnostici di bordo (Obd), sulla misurazione del consumo di carburante e sull'accessibilità delle informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo.

Secondo il regolamento del 2008 della Commissione, i veicoli rientranti nel suo ambito d'applicazione possono essere omologati unicamente in applicazione delle norme di emissione Euro 6 dopo l'introduzione dei valori limite per i sistemi diagnostici di bordo (Obd) che rappresentano, fra l'altro, un importante strumento per individuare malfunzionamenti nei dispositivi antinquinamento.
In una comunicazione del 2008 - relativa all'applicazione e ai futuri sviluppi della legislazione comunitaria riguardante le emissioni dei veicoli commerciali leggeri e l'accesso a informazioni per la riparazione e la manutenzione (Euro 5 e 6) - la Commissione ha suggerito una serie di soglie Obd, che riflettono largamente quelle applicate alla maggior parte dei veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti e in Canada a partire dal 2013. L'allineamento dei requisiti dell'Unione a quelli degli Stati Uniti persegue gli obiettivi di armonizzazione internazionale nonché un livello elevato di protezione ambientale.

Le prescrizioni Obd negli Stati Uniti sono tuttavia tecnologicamente molto impegnative per i costruttori di autoveicoli che non esportano negli Stati Uniti. Pertanto, l'Ue prevede un periodo iniziale di tre anni con prescrizioni Obd meno rigorose, concedendo al settore un periodo di tempo più lungo per adeguarsi.

In una fase successiva, si dovrebbero valutare le esigenze ambientali, la fattibilità tecnica e il rapporto costo/benefici di valori limite Obd più rigorosi applicabili all'Euro 6 in termini di CO e NMHC, nonché la possibilità di fissare un valore limite Obd per l'Euro 6 in termini di numero di particelle. Qualsiasi conseguente modifica delle prescrizioni regolamentari in materia dovrebbe essere apportata concedendo al settore un adeguato periodo di tempo per l'adeguamento. Considerata la complessità dei sistemi Obd, tale periodo di tempo per l'adeguamento corrisponde in genere a tre-quattro anni.

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