[01/06/2012] News

L'esaurimento delle acque di falda in California e negli Usa centrali minaccia la sicurezza alimentare

Proceedings of National Academy of Sciences (Pnas) ha pubblicato uno studio dell'università del Texas di Austin, dell'US Geological Survey e dell'Université de Rennes, dal quale emerge che l'approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti d'America potrebbe essere a rischio a causa del rapido esaurimento delle acque sotterranee provocato dall'irrigazione agricola.

 

Per studiare l'esaurimento delle acque sotterranee nelle due regioni, la ricerca ha analizzato i dati dei livelli dell'acqua utilizzata da migliaia di pozzi e quelli provenienti dai satelliti della Nasa "Grace" che monitorano i cambiamenti nel campo gravitazionale terrestre che riflettono le variazioni delle riserve idriche.

Lo studio analizza diversi scenari e presenta mappe su come l'esaurimento delle acque sotterranee varia attraverso lo spazio e il tempo nella Central Valley in California e nelle High Plains al centro degli Usa. I ricercatori sperano che queste informazioni portino ad un uso più sostenibile dell'acqua in queste vaste aree, anche se sono convinti che l'agricoltura irrigua sia insostenibile in diverse zone interessate dallo studio.

Bridget Scanlon, del Bureau of economic geology di Austin, che ha guidato il team di ricercatori franco-statunitensi, sottolinea: «Stiamo già vedendo i cambiamenti in entrambe le aree. Stiamo assistendo ad una diminuzione delle popolazioni rurali nelle High Plains. La crescente urbanizzazione sta sostituendo le fattorie della Central Valley. E durante periodi di siccità alcuni agricoltori sono costretti a mettere a riposo la loro terra. Queste tendenze potranno solo accelerare e i problemi di scarsità d'acqua diventano più gravi».

Tra i risultati più sorprendenti del nuovo studio c'è il fatto che durante la recente siccità in California dal 2006 al 2009, nella Central Valley gli agricoltori del sud hanno estratto tannta acqua di falda da riempiere il più grande bacino artificiale statunitense, il lago Mead, vicino a Las Vegas, un livello di esaurimento delle acque sotterranee che è insostenibile a tassi correnti di ricarica.

Il secondo grosso problema è che l'esaurimento delle acque sotterranee nelle High Plains si verifica in appena il 4% del territorio. Secondo i ricercatori che «Se le tendenze attuali continuano alcune parti delle High Plains meridionali, che attualmente sostengono l'agricoltura irrigua, soprattutto nel Texas Panhandle e nel western Kansas, non saranno più in grado di farlo entro pochi decenni».

La Central Valley californiana viene anche chiamata "fruit and vegetable basket" degli Usa, mentre le High Plains, che attraversano gli Usa centrali dal Texas fino al Wyoming e al South Dakota, sono il "granaio" degli Stati Uniti, nel 2007 da queste due regioni venivano prodotti agricoli per 56 miliardi di dollari, cioè la maggior parte della produzione alimentare del Paese. Ma queste due ragioni da sole rappresentano anche la metà dell'emungimento di tutte le acque sotterranee statunitensi.

Nel XX secolo gli agricoltori della Central Valley californiana hanno iniziato a pompare le acque di falda per irrigare le loro colture, facendo gradualmente abbassare in alcuni punti il loro livello di ben 400 piedi. Tra il 1930 e gli anni ‘70, le agenzie statali e federali hanno costruito un sistema di dighe, bacini e canali per trasferire l'acqua dal nord relativamente ricco d'acqua della California al sud molto arido, facendo cosi aumentare di 300 piedi i livelli delle falde in alcune zone.
Nelle High Plains, gli agricoltori hanno avviato negli anni '30 e '40 l'emungimento su vasta scala delle acque sotterranee, ma il vero boom dell'irrigazione c'è stato in occasione della devastante siccità degli anni '50 e da allora i livelli delle acque di falda sono in costante diminuzione , in alcuni punti più di 150 piedi.

Scanlon ed il suo team suggeriscono diversi modi per rendere più sostenibile l'agricoltura irrigua nella Central Valley: sostituire i sistemi di irrigazione ad "inondazione" (utilizzati per circa la metà dei raccolti), con più efficienti a spruzzo ed a goccia ed ampliare la pratica "groundwater banking-storing excess surface water" per immagazzinare acqua nei periodi di abbondanza nelle stesse falde acquifere naturali che forniscono l'acqua per per l'irrigazione. Le "groundwater banks" attualmente stoccano da 2 a 3 chilometri cubici di acqua in California, quantità simili o superiori alla capacità di stoccaggio di molti grandi bacin i artificiali delle acque superficiali dello Stato. Inoltre, secondo Scanion, «Le "groundwater banks" forniscono un valido approccio per il rifornimento idrico durante eventi climatici estremi che vanno dalla siccità alle inondazioni».

Però, per varie ragioni, Scanlon e gli altri esperti non credo che questi o altri approcci di geoingegneria risolveranno il problema ne lle High Plains: «Quando i livelli delle acque sotterranee si abbassano troppo per sostenere l'agricoltura irrigua in alcune zone, gli agricoltori saranno costretti a passare da coltivazioni irrigue come il mais a colture non irrigue come il sorgo, o al pascolo. La transizione potrebbe essere economicamente impegnativo, perché le colture non irrigue generano circa la metà della resa delle colture irrigue e sono molto più vulnerabili alla siccità. Fondamentalmente, l'agricoltura irrigua è insostenibile in in gran parte delle High Plains meridionali».

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