[31/05/2012] News

Terremoto e dissesto idrogeologico, Clini: «Serve piano quindicennale»

Corrado Clini (Nella foto) conferma di aver smesso del tutto i panni del burocrate e di fronte alla tragedia emiliana in parte accentuata anche da una cattiva gestione del patrimonio edilizio sia quello esistente sia quello di nuova realizzazione oggi afferma (e conferma ad onore del vero) quello che da tempo dicono gli ambientalisti: «L'ho detto spesso in questi mesi, ho cominciato a parlare di una Piano nazionale per la sicurezza del territorio a novembre, appena insediato e contestualmente ai disastri avuti alle Cinque Terre, nella Lunigiana e in Sicilia. Dobbiamo avere un Piano nazionale che duri il tempo che serve, quindi 15 anni, che sia sostenuto da investimenti privati agevolati, da finanziamenti pubblici. E' una priorità per il nostro Paese. L'evento sismico degli ultimi giorni - ha concluso Clini - richiama la necessità di questi interventi».

Subito dopo la prima scossa Legambiente Emilia Romagna aveva insistito su questo punto ribadendo proprio che «la vera grande opera è la messa in sicurezza del patrimonio edilizio». Come sostenevamo ieri su greenreport.it ora il punto è far sì che dopo tutta l'emozione e il dolore, che per le famiglie che hanno perso parenti e case - bisogna sempre ricordarlo - non finirà mai, finalmente si passi all'azione.

Come evidenzia Legambiente nazionale, infatti, c'è molto da fare a partire appunto dall'edilizia e in particolare quella scolastica: «oltre il 40% delle scuole si trova in aree a rischio sismico ma solo il 10% è stato costruito con criteri antisismici».  «I drammatici eventi di questi giorni - ha dichiarato la responsabile nazionale Scuola e formazione di Legambiente, Vanessa Pallucchi - ci spingono a sollevare l'attenzione sul tema della sicurezza degli istituti scolastici. Le scuole, che rappresentano un fondamentale presidio per lo sviluppo sociale e culturale dei territori, dovrebbero essere anche il luogo più sicuro dove vivere. Purtroppo però, sono ancora pochissimi gli istituti costruiti con criteri antisismici e dotati di certificazioni di sicurezza».

Secondo l'indagine Ecosistema scuola 2011 di Legambiente, infatti, solo il 10,30% delle scuole italiane è stato costruito secondo criteri antisismici; la verifica di vulnerabilità sismica è stata invece eseguita nel 24,81% degli istituti, sebbene oltre il 40% (41,5% per l'esattezza) risulti costruito in aree a rischio sismico. Il 52,5% delle scuole ha il certificato di idoneità statica, mentre il 54,12% ha quello di agibilità. Solo il 53,23% è dotato di scale di sicurezza mentre le prove di evacuazione hanno riguardato la gran parte degli istituti (93,06%).

 «Le scuole, soprattutto nei piccoli centri - ha continuato Vanessa Pallucchi - garantiscono la continuità e la crescita sociale ed educativa del territorio, contribuendo in maniera determinante a combattere il fenomeno dello spopolamento. Investire sulla qualità della scuola nei piccoli borghi, vuol dire quindi investire concretamente sul futuro. Per favorire questo processo però, è necessario garantire la sicurezza di alunni e studenti affinché la scuola sia sentita e vissuta come luogo sicuro e accogliente per le nuove generazioni. La prevenzione e i controlli sono una priorità assoluta e la crisi finanziaria in atto non può essere una scusa».

Saranno tante domani, le scuole coinvolte dalle iniziative di Piccoli Comuni Grande scuolade dedicate soprattutto alla solidarietà per le popolazioni colpite dal sisma e alla sicurezza degli istituti: a Vernazza, nelle Cinque Terre, i ragazzi dell'Istituto Comprensivo torneranno a visitare la loro scuola, colpita dall'ultima alluvione, che riaprirà con il nuovo anno scolastico. Anche a L'Aquila la scuola è simbolo di rinascita e di ricostruzione: si riuniranno due Istituti comprensivi dei piccoli comuni del cratere per svolgere attività laboratoriali sul tema della salvaguardia dei beni culturali e dell'edilizia scolastica, efficienza energetica e fonti rinnovabili, mentre a Favignana Legambiente con il Comune e l'Istituto d'Istruzione Rallo firmeranno un protocollo per valorizzare l'esperienza di eccellenza educativa di quel territorio sulla teledidattica.

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