[30/05/2012] News toscana

Legge mobilitą ciclistica, i partiti salgono in bici. Pd: «Primi in Italia»

Lega Nord: «Approvati i nostri emendamenti»

Via libera, con voto unanime, del Consiglio regionale della Toscana alla proposta di legge 105 "Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica". Il testo, uscito all'unanimità già dalla commissione Mobilità e Infrastrutture, «Intende diffondere l'uso della due ruote attraverso interventi infrastrutturali su tutto il territorio regionale individuando la bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo a quelli motorizzati e come mezzo di prevenzione sanitaria e di socialità».

Ad illustrare la proposta di legge in aula è stato Fabrizio Mattei, Pd, presidente della commissione mobilità ed infrastrutture, che ha affermato: «Questa legge è volta a realizzare obiettivi di intermodalità tesi a favorire una migliore fruizione del territorio e uno sviluppo infrastrutturale con valenza anche in ambito sanitario, sociale, turistico e sportivo. Inoltre,intende garantire lo sviluppo in sicurezza dell'uso della bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano attraverso la realizzazione di una rete ciclabile regionale e le relative infrastrutture».

Il provvedimento prevede un finanziamento di 2 milioni di euro solo per il 2014 e si pone obiettivi strategici sia per il potenziamento e la messa in sicurezza delle piste ciclabili nelle varie città e centri urbani che per la loro messa in connessione con il sistema della mobilità al fine di creare dei circuiti extraurbani protetti e dedicati alle due ruote.

E' soddisfatto il coordinamento toscano della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), che si è impegnato molto in favore della legge, ma spiega che «Per sapere quanto sarà il caso di festeggiare, aspettiamo di conoscere il testo finale del provvedimento, da cui sarà possibile capire quali vincoli ed obblighi sono effettivamente previsti nei confronti degli enti locali e regionali, e di conseguenza quali ricadute positive potremo aspettarci».

Non ha dubbi invece Vincenzo Ceccarelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione ambiente e territorio, che era stato il primo firmatario della proposta depositata dai consiglieri del Pd: «Sono veramente soddisfatto per la decisione presa all'unanimità e ringrazio il presidente della commissione Fabrizio Mattei e tutti i consiglieri che hanno reso possibile questo risultato. Ora la Toscana è la prima Regione in Italia a poter vantare una legge specifica per gli appassionati delle due ruote e dotata di un sistema di finanziamento automatico che prevede la destinazione dell'8% sul totale destinato alle infrastrutture per interventi mirati alla sua attuazione; una legge per tutti coloro che sempre di più utilizzano la bicicletta non solo per il tempo libero ma anche come alternativa ad altri mezzi di trasporto. Certamente, anche per i prezzi dei carburanti, questa opzione sta diventando per molti una sorta di scelta obbligata, ma la cosa, aldilà del fattore economico, diventa positiva anche per l'ambiente e per la salute. Insomma questa legge è certamente un buon segnale per incentivare una pratica sana ed ecologica, un provvedimento a cui saranno destinate risorse considerevoli e che viene proprio un anno prima dei campionati mondiali di ciclismo in Toscana».  

Anche il capogruppo democratico in Regione,  Vittorio Bugli, esprime soddisfazione per questa prima approvazione: «Una legge che fa bene all'ambiente e ai tanti appassionati delle due ruote, certamente. Ma essa potrà rappresentare anche un'opportunità anche sul versante del turismo e quindi dell'economia, perché sarà possibile valorizzare percorsi, attrezzandoli con aree di sosta e ristoro, favorirne la loro accessibilità attraverso l'utilizzo del treno da parte dei cicloturisti. La Toscana possiede scenari paesaggistici e culturali unici al mondo, che già oggi sono meta prescelta da molti appassionati di cicloturismo dall'Italia e dall'estero. L'idea è di renderli ancora più attraenti per il turismo interno ed internazionale, valorizzando e attrezzando percorsi come quelli dell'Arno, della via Francigena, della Valdichiana, solo per citarne alcuni».

I ciclisti sembrano diventati improvvisamente popolari in Regione, sia a sinistra che a destra: durante il cammino in commissione, il testo della legge è stato arricchito ed integrato dai contributi di consiglieri di diversi schieramenti. Anche  la  Lega Nord Toscana rivendica l'approvazione delle modifiche presentate. Il capogruppo leghista, Antonio Gambetta Vianna, spiega che «L'intenzione del nostro emendamento è quella di sollecitare le Amministrazioni comunali e provinciali a sviluppare piani e programmi per recuperare vecchie infrastrutture o manufatti stradali dismessi che, altrimenti, influenzerebbero negativamente la qualità della mobilità dai punti di vista turistico, ambientale e paesaggistico». E Walter Capitani, rappresentante della Lega Nord nell'estremo sud della Padania allargata, Monte Argentario, in provincia di Grosseto, cerca di  ritagliarsi un pezzettino di consenso: «Ringrazio la Lega Nord Toscana perché tale emendamento rende merito ad alcune peculiarità che caratterizzano il progetto di pista ciclabile elaborato dall'Amministrazione comunale di Monte Argentario. Il nostro progetto prevede, infatti, la trasformazione e la valorizzazione di vecchie infrastrutture e manufatti stradali che saranno recuperati, riqualificati e, quindi, portati a nuova vita».  

In una dichiarazione congiunta Gambetta Vianna e Capitani  sottolineano che «L'approvazione di questo emendamento dà una spinta, forse decisiva, al progetto di Monte Argentario, ma incentiva anche tutte le altre Amministrazioni a muoversi in questo senso». Forse da Monte Argentario non passerà il Giro della Padania organizzato dal Trota, ma sono comunque soddisfazioni. 

 

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