[17/05/2012] News

L'Europa si presenta unita al G8 davanti al problema della sicurezza alimentare

‹‹L'Europa, nel suo tentativo di comprendere tutto e tutti, di allungarsi su ogni remoto angolo del globo terrestre, ha finito per perdere il senso del proprio baricentro, della propria ragion d'essere››. Gian Arturo Ferrari, uomo di punta dell'editoria italiana, sulla prima pagina del Corriere della Sera rilancia la stessa necessità più volte annunciata anche da greenreport,  di contribuire attivamente, e da subito, a ridare spessore e dignità pubblica alla cultura che, se riscoperta e valorizzata, non rappresenta certo un solo accessorio alla moneta unica per definire la nostra Unione europea, ma anzi ne rappresenta il mattone fondamentale.

‹‹Non c'è dubbio che il nostro asset principale per scavarci un posto al sole, il fulcro su cui far leva, il tratto identitario fondamentale, è precisamente la cultura, la cultura europea - continua Ferrari. Non solo e non tanto nel senso patrimoniale ed ereditario, ma più ancora per la sua plasticità, per la sua elasticità, per l'ampiezza e la pienezza dei registri. Non è tanto una questione di pluralismo, termine tanto abusato da essere vuoto, quanto di ricchezza: la cultura europea è una grande orchestra, la più grande orchestra, in attesa di compositori e di musiche degne di essere suonate››.

Per continuare la metafora musicale, la cultura europea rappresenta il pentagramma sul quale si susseguono le note del nostro passato e presente, la nostra identità, e quindi anche il nostro futuro come cittadini, cittadini d'Europa: una dimensione, questa, dalla quale non possiamo prescindere se desideriamo levare una voce autorevole in un mondo sempre più grande, globalizzato.

Della necessità di questa unione (d'identità e intenti, prima ancora che politica) ne hanno dato ulteriore conferma il presidente della Commissione europea, José Barroso, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che si presenteranno domani in tandem davanti al G8 sul tema "Agire insieme", presieduto dal presidente Usa, Barack Obama, e che si svolgerà tra domani e sabato a Camp David.

‹‹Questo vertice del G8 coincide con una fase di profondi cambiamenti economici e politici in tutto il mondo - ha dichiarato al proposito Van Rompuy. Il notevole lavoro preparatorio svolto dalla presidenza statunitense ci permetterà di concentrarci sulle questioni mondiali più pressanti. L'economia, l'energia, la sicurezza alimentare, la politica estera e le questioni legate alla sicurezza saranno al centro delle nostre discussioni a Camp David. L'Ue è pienamente impegnata nel processo del G8 ed è pronta a dare il suo contributo su tutte le questioni all'ordine del giorno, specialmente per sostenere una crescita e un'occupazione forti nelle nostre economie››.

Senza dimenticare che, per dare un contributo fattivo alla risoluzione delle " questioni del giorno" - che possono essere facilmente inglobate nel macrotema della crisi economico-finanziaria che non ci abbandona ormai dal 2007 - l'Europa non possa abbandonare i propri valori fondanti e identità (innanzitutto culturale) comune, riconoscendo solidarietà ai Paesi membri dove la crisi colpisce più duramente - dunque la Grecia, innanzitutto - e collaborare assertivamente con questi per sanare i conti pubblici e ripartire di concerto sulla strada per uno sviluppo sostenibile.

In particolare, Barroso e Rompuy in questo G8 insisteranno sulla necessità di un'azione urgente e incisiva in ambito ONU per ridurre le emissioni di CO2 e le altre emissioni di gas serra, per proseguire verso il conseguimento degli obiettivi concordati a livello internazionale.

Relativamente alla sicurezza alimentare, problema cruciale alla quale durante il summit sarà dedicata particolare attenzione, dall'Unione comunicano poi come questa auspichi ‹‹che il vertice consolidi i progressi già compiuti, in particolare l'iniziativa sulla sicurezza alimentare dell'Aquila del 2010, a cui l'Ue ha dato il contributo più consistente, con un impegno di quasi 4 miliardi di dollari su un totale di 22. L'impegno è stato rispettato e superato in soli 2 anni. Lo strumento alimentare annunciato dall'Ue in occasione del vertice del G8 tenutosi in Giappone nel 2008 ha inoltre contributo a sostentare più di 50 milioni di persone in 50 paesi di tutto il mondo attraverso più di 200 progetti. Senza dimenticare tutti quelli che hanno ancora bisogno del nostro sostegno immediato, la comunità internazionale deve creare sistemi agricoli resilienti nell'ambito della nostra risposta a lungo termine al problema della fame nel mondo, anche attraverso investimenti più consistenti, ma responsabili, del settore privato nell'agricoltura››.

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