[16/05/2012] News toscana

Diaccia Botrona, Grosseto: riprendono i monitoraggi sull'avifauna acquatica

Come noto la Riserva naturale provinciale della Diaccia Botrona, con 700 ettari di palude su 1200 di estensione, è area di grande interesse per la sosta, lo svernamento e la nidificazione di gran parte dell'avifauna acquatica, tra l'altro, è riconosciuta come l'area più importante della Toscana per lo svernamento degli anatidi.

La conoscenza di questo grande patrimonio ornitologico, è stata possibile grazie all'attività di monitoraggio che riparte il prossimo 18 maggio per il settimo anno consecutivo. «Un lavoro, quello del censimento, promosso e coordinato dalla provincia di Grosseto - ha dichiarato Patrizia Siveri, assessore provinciale all'Ambiente e alle Aree protette - con la collaborazione del Gruppo ornitologico maremmano, che ha permesso fino ad oggi di rilevare in media 35 specie di uccelli acquatici per ogni stagione riproduttiva».

L'attività di monitoraggio che andrà avanti fino a luglio, si inserisce nel più ampio piano di recupero ambientale che interessa l'area della riserva e si propone di catalogare tutte le specie di volatili che popolano la zona, sia i nidificanti, che quindi si riproducono in questo territorio, sia quelli che trascorrono qui soltanto i mesi estivi, i cosiddetti estivanti. Tra le specie più interessanti che si ritrovano nell'area umida ci sono: il fenicottero, la sterna comune, il fraticello, il cavaliere d'Italia, l'airone cenerino, l'avocetta.

«La provincia di Grosseto gestisce un immenso patrimonio ambientale, ricco di zone umide, tra le quali le più importanti sono la Laguna di Orbetello e la Diaccia Botrona, aree che vanno tutelate perché svolgono un ruolo essenziale anche nella conservazione della biodiversità. In questo senso, quindi, i censimenti rappresentano una importante verifica del lavoro svolto fino adesso» ha concluso Siveri.

 

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