[03/05/2012] News toscana

Elba, non c’è pace per Punta Penisola. Legambiente segnala costruzioni e interventi in area protetta

Dopo le segnalazioni della nuova chiusura con un cancello del percorso 49/50, Legambiente Arcipelago Toscano torna sul "luogo del delitto" e scopre altre stranezze a Punta Penisola, che fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano come zona "B" - Riserva generale orientata, dove erano stati segnalati lavori in corso, anche con un video pubblicato su You Tube.

«Siamo rimasti sorpresi nel constatare che tali lavori interessano non solo la "ristrutturazione" dei ruderi esistenti e lavori intono ai bunker militari risalenti alla seconda Guerra Mondiale - scrivono gli ambientalisti al sindaco del comune di Portoferraio ed al commissario del Parco Nazionale - ma comportano anche rilevanti interventi sulla macchia mediterranea protetta e sui suoli, il taglio di alberi nella pineta, ampliamento di sentieri esistenti (e probabile realizzazione di nuovi accessi) e la loro trasformazione in ampie strade, l'accumulo di massi e terra, il tutto con l'evidente utilizzo di mezzi meccanici»,

Legambiente presenta un corposo dossier fotografico e sottolinea che «Molti dei lavori eseguiti sembrano in contrasto  con le   Norme tecniche di attuazione del Piano del Parco Art.18.- Le zone B, di riserva generale orientata (in allegato) che riguardano "ambiti di elevato pregio naturalistico, in cui è necessario potenziare la funzionalità ecosistemica, conservarne il ruolo per il mantenimento della biodiversità,  con funzione anche di protezione delle zone A" e dove "gli usi e le attività sono quelli di tipo naturalistico (N) e comprendono la fruizione che, oltre agli scopi scientifici e didattici, può avere anche carattere sportivo o ricreativo, limitatamente alle attività che non richiedono l'uso di mezzi meccanici a motore, salvo quelli  previsti per la pulizia degli arenili, o di  attrezzature fisse e che non comportano comunque apprezzabili interferenze sulle biocenosi in atto o trasformazioni d'uso infrastrutturali o edilizie o modificazioni sostanziali della morfologia dei suoli". Si ricorda che gli interventi e le azioni consentiti sono quelli conservativi, manutentivi e di riqualificazione della funzionalità  ecologica, di manutenzione e di restituzione sul paesaggio e di utilizzazione agro-silvo-pastorale tradizionale. Sono invece esclusi gli interventi edilizi e gli interventi infrastrutturali non esclusivamente e strettamente necessari per il mantenimento delle attività agrosilvo-pastorali o per la difesa del suolo"».

Il Cigno Verde isolano sottolinea che «Inoltre in Zona "B" sono vietati: l'esecuzione di tagli boschivi, i movimenti di terreno e la modifica del regime delle acque; la trasformazione di incolti in aree coltivate nelle zone di rilevante funzione ecologica per la tutela dell'avifauna (l'area fa parte dell'Important Bird Area - IBA - Arcipelago Toscano di Natura 2000)  se non per favorire limitati ripristini di paesaggi agrari menomati, 'apertura di nuove strade, salvo il recupero e il riutilizzo della viabilità storica per la fruizione pubblica del territorio e per il raggiungimento degli edifici esistenti e utilizzati ai fini abitativi o agricoli; la realizzazione di nuove infrastrutture, nuove edificazioni e cambi di destinazione d'uso per utilizzazioni extra-agricole; la costruzione di recinzioni, tali da non modificare o ostacolare la fruizione libera dei sentieri (vedasi cancello precedentemente segnalato). Si ricorda inoltre che per il patrimonio edilizio esistente "legittimo o legittimato", con usi extragricoli presente  alla data di adozione del piano del Parco, che non hanno usufruito di condono edilizio e sanatoria o le superfici senza permesso di costruire, "sono ammessi per gli edifici ad uso abitativo interventi fino alla manutenzione straordinaria e che  nei casi di comprovata residenza nello stabile da parte di proprietari o affittuari  sono ammessi interventi di  restauro e risanamento conservativo". Inoltre, per migliorare l'accessibilità  pedonale e della fruizione naturalistica sono consentiti la manutenzione e il miglioramento della rete di percorrenze esistenti e l'eventuale riapertura di sentieri storici preesistenti e  gli interventi legati al risanamento, alla tutela e allo sviluppo del patrimonio boschivo». 

A quanto pare l'Ente Parco, in seguito a precedenti segnalazioni, si è già interessato e si sta interessando delle problematiche emerse nella Zona "B " di Punta Penisola,  e Legambiente chiede quindi a Parco e Comune: «A) Se quanto realizzato e in via di realizzazione sia conforme con il Piano del Parco dell'Arcipelago Toscano adottato anche dal Consiglio Comunale di Portoferraio. B) Se gli interventi realizzati ed in corso sulla vegetazione e il suolo siano conformi a quanto previsto nelle Norme tecniche di attuazione del Piano del Parco Art.18.- Le zone B, di riserva generale orientata. C) Se quanto realizzato ed in corso di realizzazione a Punta Penisola abbia ottenuto i necessari nulla-osta del  Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e le necessarie autorizzazioni del Comune di Portoferraio e se sia conforme con quanto rilasciato».

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