[02/05/2012] News

Scoperte nei Caraibi 24 nuove specie di scinchi, ma sono già in via di estinzione per colpa delle manguste

Zootaxa pubblica i sorprendenti risultati della ricerca "A new skink fauna from Caribbean islands (Squamata, Mabuyidae, Mabuyinae)" nella quale Blair Hedges e Caitlin E. Conn, del dipartimento di biologia della Penn State University, rivelano, in una sola nuova pubblicazione scientifica, la scoperta di 24 nuove specie di scinchi nelle isole dei Caraibi.

Con la sua colossale ricerca di 224 pagine, finanziata dalla National Science Foundation, il team statunitense fa aumentare del 650% le specie di scinchi dei Caraibi, però, secondo quanto dice Hedges su ScienceDaily, «La metà delle specie di scinchi appena aggiunte potrebbero essere già estinte o in via di estinzione, e tutti le altre nelle isole dei Caraibi sono minacciate di estinzione».

I ricercatori hanno scoperto che la perdita di molte specie scinchi può essere attribuita principalmente alla predazione da parte della mangusta, un mammifero carnivoro introdotto nei Caraibi alla fine del XIX secolo per tenere sotto controllo i topi nelle piantagioni di canna da zucchero. I ratti erano diventati infestanti nelle piantagioni di Cuba, Hispaniola, Puerto Rico, Giamaica e nelle Piccole Antille, ma se le manguste hanno vinto la battaglia contro i ratti hanno anche quasi sterminato quasi tutte le popolazioni di scinchi. Le abitudini terrestri e diurne degli di scinchi li hanno resi particolarmente vulnerabili alla predazione delle manguste.

Ogni anno in tutto il mondo vengono "scoperte" in media 130 specie di rettili, ma era dal 1800 che più di 20 specie non venivano classificate ed aggiunte in una sola volta alla lista degli esseri viventi. I ricercatori si sono basati principalmente sull'esame di campioni museali, identificando 39 specie di scinchi delle isole dei Caraibi, tra le quali le 6 specie fino ad ora conosciute, ed altre 9 classificate da tempo ma non ritenute valide. Hedges e il suo team hanno anche analizzato il Dna, ma la maggior parte delle indicazioni è venuta dall'esame diretto di questi sauri.

Hedges sottolinea. «Ora, uno dei più piccoli gruppi di lucertole in questa regione del mondo è diventato uno dei gruppi più grandi. Siamo stati completamente sorpresi di trovare quel che equivale ad una nuova fauna, con specie co-presenti e diversi tipi ecologici. Alcune delle nuove specie hanno dimensioni corporee 6 volte più grandi rispetto alle altre specie della nuova fauna.

Questi scinchi del Nuovo Mondo, che sono arrivati in America circa 18 milioni di anni fa dall'Africa, galleggiando su zattere di vegetazione, sono uniche tra le lucertole, in quanto si riproducono con la placenta, come gli esseri umani, che è un organo che collega direttamente la prole in crescita ai tessuti materni che forniscono sostanze nutritive. Mentre ci sono altre lucertole che danno la vita direttamente, solo una frazione delle lucertole note come scinchi partoriscono la prole con la placentata e con una gestazione fino ad un anno». Secondo il biologo proprio «Il lungo periodo di gestazione può aver dato ai predatori un vantaggio competitivo rispetto agli scinchi, dal momento che le femmine in gravidanza sono più lente e più vulnerabili La mangusta è il predatore che crediamo sia responsabile di molto stati di" close-to-extinction" delle specie nei Caraibi, I nostri dati mostrano che la mangusta, che è stato introdotta dall'India nel 1872 e si è diffusa attraverso le isole nei seguenti tre decenni, ha quasi sterminato interamente questa fauna di rettili, che fino ad oggi era passata quasi inosservata agli scienziati ed agli ambientalisti».

La prova, la "pistola fumante" è il grafico che pubblichiamo che mostra il forte declino delle popolazioni di scinchi avvenuto subito dopo l'introduzione delle manguste: «Nel 1900, meno del 50% delle isole con le manguste avevano ancora i loro scinchi e la perdita e continuata fino ad oggi», dice Hedges. Questa fauna si scinchi scoperta di recente aumenterà notevolmente il numero di rettili classificati come "in pericolo critico" dall' International Union for Conservation of Nature nella sua "Red List of Threatened Species", che è riconosciuta come il database più completo per valutare lo stato di danneggiamento delle varie specie animali e vegetali. Secondo la nostra ricerca, tutte le specie Scinchi che si trovano solo sulle isole dei Caraibi sono minacciate, cioè, devono essere classificate nella Lista Rossa sia come vulnerabili, in pericolo o in pericolo di estinzione. Trovare che tutte le specie di una fauna sono minacciate è insolito, perché solo il 24% delle 3.336 specie di rettili elencate nella Lista Rossa sono state classificate come minacciate di estinzione. La maggior parte delle 9.596 specie di rettili classificati devono ancora essere inseriti nella Lista Rossa».

Lo studio evidenzia che «Delle 61 specie di scinchi mabuyine, 39 si trovano nelle isole dei Caraibi e 38 sono endemiche di queste isole, 33 delle quali vivono nelle Indie Occidentali», diverse delle quali in una sola isola. 3 specie sono state trovate ad Hispaniola (Haiti e Repubblica Dominicana) 3 a St. Thomas, 2 a Culebra, St. Croix, Salt Island, Martinica, Southern Lesser Antilles, Trinidad, and Tobago. 27 specie (71%) sono "Critically Endangered", 6 specie (16%) "Endangered", 5 specie (13%) "Vulnerable". 16 delle specie "Critically Endangered" sono estinte o probabilmente estinte a causa delle attività umane negli ultimo 2 secoli. Molte delle specie sopravvissute sono vicine all'estinzione e bisognose di protezione immediata.

Ma perché nessuno si era accorto della presenza sulle isole dei Caraibi, una regione frequentata da scienziati e turisti, di così tante specie di scinchi? Secondo Hedges le ragioni on o due: «Primo, gli scinchi dei Caraibi erano già quasi scomparsa entro l'inizio del XX secolo, così le persone da quel momento li hanno incontrati raramente e quindi sono stati meno propensi a studiarli. Secondo, le caratteristiche principali che distinguono questo grande diversità di specie fino ad ora erano state trascurate. In tutto il mondo, molte specie di animali potenzialmente nuove sono state identificate negli ultimi anni con i dati del Dna. Tuttavia, è molto più difficile è il compito di far seguire alla ricerca del Dna il lavoro necessario per classificare nuove specie e riconoscerle formalmente come valide, è quanto questo team ha fatto con gli scinchi dei Caraibi».

Caitlin Conn, che ora lavora all'università della Georgia, è convinta che «I ricercatori potrebbero essere in grado di utilizzare i nuovi dati per pianificare gli sforzi di salvaguardia, per studiare le sovrapposizioni geografiche di specie simili, e studiare più in dettaglio l'adattamento degli scinchi ai diversi habitat e nicchie ecologiche. Mentre l'introduzione da parte dell'uomo della mangusta ora è stato collegato a questi declini ed estinzioni di rettili, altri tipi di attività umane, in particolare la rimozione delle foreste, sono da denunciare per la perdita di altre specie nei Caraibi».

Lo studio descrive tre nuove sub-famiglie di Mabuyidae (Chioniniinae, Dasiinae e Trachylepidinae) e 24 nuove specie di Mabuyinae: Capitellum mariagalantae; Capitellum parvicruzae; Copeoglossum aurae; Copeoglossum margarite; Copeoglossum redondae; Mabuya cochonae; Mabuya desiradae; Mabuya grandisterrae; Mabuya guadeloupae; Mabuya hispaniolae; Mabuya montserratae; Marisora aurulae; Marisora magnacornae; Marisora roatanae; Spondylurus anegadae; Spondylurus culebrae; Spondylurus caicosae; Spondylurus haitiae; Spondylurus magnacruzae; Spondylurus martinae; Spondylurus monae; Spondylurus monitae; Spondylurus powelli; Spondylurus turksae;
Sono state riclassificate anche altre 10 specie: Alinea lanceolata; Alinea luciae; Capitellum metallicum; Mabuya dominicana, Marisora alliacea; Marisora brachypoda; Spondylurus fulgidus; Spondylurus nitidus; Spondylurus semitaeniatus; Spondylurus spilonotus.

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